Roma

Appia Antica Roma, dall'antichità al medioevo negli scavi a Caracalla

Dal 2022 è cominciata una campagna di scavi nei pressi delle Terme di Caracalla. Gli scavi sono stati presentati in una conferenza stampa

Negli scavi effettuati nei pressi delle Terme di Caracalla, gli archeologi hanno rinvenuto numerosi reperti e resti di edifici antichi. I resti trovati spaziano dalla Roma antica, dal II secolo dopo Cristo, epoca serviana e adrianea, al medioevo e all'età. Le operazioni di scavo sono state condotte dalla Soprintendenza Speciale di Roma, in collaborazione con l'Università Roma 3 e con il patrocinio del Ministero della Cultura.

Le prime indagini e studi sul terreno sono stati effettuati a partire dal 2018, mentre gli scavi veri e propri sono cominciati nel luglio del 2022. L'idea era quella di arrivare a 8 metri, la profondità a cui gli studiosi ritenevano che si trovasse l'antico manto stradale. Ma a causa di una falda acquifera non si è potuti andare oltre i 6 metri. Questo però non ha impedito di trovare una strada in battuto del X secolo e di osservare la stratificazione della città e la sua conseguente transizione dall'antichità al medioevo.

I risultati della ricerca

“La stratigrafia ha soprattutto restituito le continue trasformazioni di strutture di età imperiale, con la sovrapposizione nel tempo di attività produttive o abitative - ha spiegato Mirella Serlorenzi direttore scientifico dell’indagine, durante la presentazione - la quantità di informazioni e di materiali rinvenuti fornisce un quadro di un’area viva e frequentata fino all’alto medioevo, periodo di cui a Roma si hanno scarse testimonianze. Emerge così la trasformazione dell'Urbs imperiale nella Roma cristiana medioevale decisiva nella storia della città”.

La ricerca del “primo miglio”

Uno degli scopi principali degli scavi è stato quello di trovare il primo miglio dell'Appia Antica, ovvero il primo tratto dall'antica strada. Il ritrovamento della strada in battuto del X secolo fa ben sperare, perché probabilmente questa strada ricalca l'antico tracciato della Regina Viarum.

“L'obbiettivo centrale - ha detto Riccardo Santangeli Valenzani docente di Archeologia Medievale di Roma 3 - era quello di ritrovare indizi sulla localizzazione del primo tratto della via Appia, che è quello su cui ci sono più problemi in merito alla precisa ed esatta localizzazione e anche al rapporto che la via Appia ha con la via Nova Severiana, ossia la strada rifatta dai Severi all’inizio del terzo secolo che dovrebbe ripercorrere lo stesso tratto della via Appia oppure affiancarlo”.

I reperti: un tuffo nella storia

Tra i ritrovamenti ci sono pezzi di statue, edifici antichi e medioevali, resti di strade, monete, pedine da gioco. In particolare è interessante vedere il passaggio da un'epoca all'altra. In particolare dalle statue dell'età romana, si passa a una colonna con una scritta benaugurante alla base e una moneta quadrata dell'epoca papale, dunque di epoca medioevale.

Dal punto di vista degli edifici, si può dire che i più risalgono alla tarda età imperiale. Nell'alto medioevo questi furono ampliati e ne furono aggiunti di nuovi. Risalgono al VI secolo degli edifici adibiti all'accoglienza dei pellegrini che venivano a Roma. Nel IX ci sono stati dei crolli, e sulle macerie è stata costruita la strada in battuto. Nello scavo sono stati trovati anche i resti di uno scavo precedente, risalente all'età moderna: i resti di questi antichi edifici venivano usati come cava di materiali da costruzione.