Apre il rifugio di Villa Ada. Svelato il bunker antiaereo
Scavato nel tufo per Re Vittorio
Dopo 70 anni di abbandono apre per la prima volta al pubblico, a partire da sabato 26 marzo, il rifugio antiaereo dei Savoia immerso nella fitta vegetazione del grande parco di Villa Ada.
Villa Ada Savoia fu la sede della famiglia reale dal 1872 al 1878 e dal 1904 fino alla caduta della monarchia, nel 1946. All’interno della proprietà, che si estende per 180 ettari, vi sono importanti aree archeologiche - nella zona di Forte Antenne - ed estese cave del periodo romano, usate poi dai protocristiani come catacombe. Nel suo sottosuolo scorre inoltre l’Acquedotto Vergine.
Per l’incolumità del Re e del suo seguito, allo scoppio della II guerra mondiale, si prevedeva inizialmente, in caso di bombardamenti aerei, di utilizzare le cantine della Villa. Con l’aggravarsi della situazione si decise, fra il 1941 e il 1942, di realizzare un vero e proprio rifugio scavato nel banco tufaceo, con porte blindate, sistema di ricircolo d’aria, uscita secondaria e servizi igienici, caratteristiche indispensabili per garantire un minimo comfort e una sufficiente sicurezza.
Il rifugio era divenuto negli ultimi anni ricettacolo di rifiuti, luogo di esercitazione dei writers, rifugio per sbandati e senzatetto.
Giovedì il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca, il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e l’Associazione Roma Sotterranea presenteranno il percorso di visita del bunker di Re Vittorio Emanuele III di Savoia.