Ardeatina senz'acqua: il giorno dell'ira. Residenti in strada, traffico nel caos
Senza acqua e senza fogne, scatta il giorno dell'ira. E si preannuncia una serata difficile per l'inizio del week end. Dovrebbero essere oltre duecento persone, tra residente e dipendenti delle imprese della zona, che alle 17,30 si sono dati appuntamento in via Ardeatina all'altezza della rotatoria di via di Tor Pagnotta per manifestare contro la latitanza del Comune di Roma che da anni li lascia senza acqua potabile e senza fogne, nonostante la serie di richieste infinite che si sono susseguite negli anni.
#incazzati, #assetati e con l'incubo della Asl che potrebbe da un momento all'altro chiudere i pozzi artesiani che da sempre hanno sostituito l'acquedotto che non c'è per 800 metri di condutura, sono decisi a porre in essere una manifestazione che avrà effetti devastanti sul traffico con code che si vedranno dal centro sino al raccordo.
Lo snodo di via Ardeatina è strategico ed è qui che il Comitato di zona che unisce i residenti di Casale Bicocca, Tor Pagnotta e vicolo Bel Poggio faranno sentire la loro voce, chiedendo la solidarietà ai "vicini" del Divino Amore, Castel di Leva sino alla Falcognana. Quando gli abitanti della zona si ribellarono alla discarica di Falcognana, la manifestazione civile ma determinata riuscì a bloccare il cordone di protezione messo in campo in occasione della chiusura dei Fori Imperiali e portarono il loro disagi davanti al vicepresidente della Camera Boldrini e all'allora sindaco Marino.
Passeggini, carrozzine, cani al guinzaglio e taniche di acqua vuota, oltre a mezzi agricoli e biciclette per chiedere ai candidati a sindaco di non occuparsi solo dei grandi eventi ma di quei bisogni primari che sono alla base dei diritti dei cittadini e dei doveri che Acea e il Comune hanno disatteso. E con la beffa della rotatoria realizzata in fretta e furia per spendere i soldi del Giubileo, è arrivata anche l'ultima beffa. Acea Ato2, dopo anni di latitanza e disinteresse, ha preparato il progetto per prolungare l'acquedotto ma si è vista bloccata nelle procedure dall'impossibilità di scavare dove è stato da poco chiuso il cantiere. E questo nonostante l'Acea fosse presente alla conferenza dei servizi che ha autorizzato il cantiere estivo e abbia dato il suo nulla osta. Da qui l'ira dei residenti e l'inizio di una protesta che si concluderà solo quando dai rubinetti uscirà acqua potabile. Come nel resto della città. E a chi si candida e verrà a fare campagna elettorale verrà consegnato il dossier #vergognaroma.