Roma
Aria tossica. I medici: "State a casa". Polveri sottili due volte i limiti
Riduzione di un grado da 20 a 19 con due gradi di tolleranza e di due ore di accensione dei riscaldamenti in abitazioni private, uffici ed edifici pubblici e invito ai commercianti a chiudere le porte per non disperdere calore. Passano da queste accortezze le proposte per fronteggiare il problema delle polveri sottili PM10 nell'atmosfera che hanno raggiunto valori d'allarme rosso.
Dalle ultime rilevazioni delle centraline arpa in alcune zone di Roma i livelli sono da allarme rosso. Fatto 50 il limite di microgrammi di polveri sottile per metro cubo, oltre il quale l'aria diventa dannosa per la salute, in alcune aree i dati certificano valori quasi doppi: Tiburtina e Prenestina il 16 dicembre registravano 81 microgrammi per metro cubo, Cinecittà addirittura 98.
Anche il campionature di polline dà un’idea dell’aria che si respira in città come è possibile vedere nei vetrini degli ultimi giorni della settimana scorsa pubblicati dal Centro di monitoraggio aerobiologico dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ogni vetrino corrisponde a 24 ore partendo in ordine cronologico vicino l’etichetta e le 24 sul lato opposto. Le bande nere corrispondono al traffico e all’accensione dei riscaldamenti.
Dati che mettono in allerta anche l'Istituto Superiore di Sanità. E' la dottoressa Loredana Musmeci a commentare per affaritaliani.it valori che sono di assoluto allarme: “Il particolato come evidenziato anche dall'agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro è uno dei principali elementi cancerogeni. Gli stessi limiti europei oltre il quali scattano il blocco del traffico e targhe alterne, misure che ben poco possono fare, sono già oltre la soglia del rischio per la salute umana e andrebbero abbassati”.
Cosa fare? Quali le conseguenze?
“L'assenza di precipitazioni contribuisce ad aggravare il problema dell'inquinamento. Irritazione alle vie aeree sono solo le prime conseguenze di una esposizione ad elevati concentrazioni di polveri sottili. Così se la tosse è un primo sintomo possono a lungo andare sopraggiungere problemi di tipo cardiocircolatori. Eventuali mascherine non sono sufficienti a bloccare le polveri sottili. Consigliamo ai soggetti più sensibili, bambini ed anziani, di evitare di uscire nelle ore diurne di picco del traffico.”
Uno studio curato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, ha spiegato che ad ogni aumento di 10 µg/m3 (microgrammi per metro cubo) di polveri e biossido di azoto si ha un aumento medio del rischio di mortalità rispettivamente del 4 e del 6 per cento.
Nel 2015, rilevano Verdi e associazioni ambientaliste, c'è stato un vero e proprio boom di polveri sottili a Roma, visto che le centraline di Arpa Lazio hanno registrato una concentrazione di Pm10 nettamente superiore rispetto ai numeri limite raggiunti negli ultimi tre anni.