Armi illegali: taser, coltelli, spray urticanti nel bazar della follia
La società con sede in Romania, ma la sede operativa era ad Acquapendente
Taser, spray urticanti, tirapugni, coltelli, katane e persino lacrimogeni. Erano due veri e propri bazar online di armi illegali quelli oscurati dai Carabinieri di Montefiascone e Acquapendente al termine di un'inchiesta che ha portato al sequestro di piu' di 10mila armi, vendute senza licenza.
Le indagini sono partite a novembre quando i militari hanno accertato che i siti web erano riconducibili ad un società con sede in Romania, mentre la sede operativa che curava le spedizioni si trovava ad Acquapendente: quando i Carabinieri hanno perquisito l'immobile, costruito abusivamente, hanno trovato numerosi pacchi pronti ad essere spediti in tutta Italia, ordini di acquisto e materiale di imballaggio.
I locali sono stati sequestrati e il procuratore di Viterbo, Paolo Auriemma, ha disposto una consulenza tecnica che ha confermato come la società vendesse su Internet armi proprie, senza essere in possesso di licenza, ed armi la cui vendita è assolutamente vietata in Italia.
Tra gli spray antiaggressione alcuni contenevano una miscela superiore a quella stabilita dalla norma (20 ml) ed anche la percentuale di aggressivo chimico disciolto era superiore ai limiti previsti (10%); altre bombolette contenevano gas lacrimogeno (orto-clorobenzilden-melanonitride) che puo' essere usato esclusivamente dalle forze di polizia. Quanto ai taser, si tratta di strumenti con un forte potenziale offensivo, che proiettano due piccoli dardi collegati tramite dei fili al resto del dispositivo, che produce una scarica elettrica ad alta tensione determinando, attraverso la contrazione dei muscoli, l'immobilizzazione della vittima: in diversi casi avrebbero provocato direttamente o contribuito a causare la morte per arresto cardiaco.
Denunciati il titolare, gia' coinvolto nel febbraio 2017 in una analoga indagine della Guardia di finanza, e i suoi collaboratori.
Iscriviti alla newsletter