Roma

Arte, la fotografia in bianco e nero di Calabresi: la personale al Mac di Roma

La fotografia di Andrea Calabresi è in mostra alla galleria d'arte contemporanea Mac di Roma: paesaggi, luna e sole come protagonisti

di Maddalena Scarabottolo

Il bianco e nero, senza gerarchie, sono la firma stilistica di Andrea Calabresi. Il fotografo espone le sue opere a Roma presso la galleria d'arte contemporanea “Mac Maja Arte Contemporanea”. La mostra fotografica “Sun, and Close Landscapes” è in programma fino al 18 aprile 2019.

 

La personale di Calabresi mostra una selezione di opere tratte da due serie differenti: “Close Landscapes” e “The Upper Half”. I progetti hanno come soggetti il paesaggio, la luna e il sole. Tutte le opere sono fotografie in bianco e nero e sono stampe alla gelatina ai sali d'argento su carta baritata. Ma al di là dei dati tecnici, ciò che è interessante è la capacità di trasmettere, solamente con il bianco e il nero, il ritmo, le ombre e la composizione dei materiali che ogni singolo paesaggio naturale presenta.

Le fotografie si presentano fortemente orizzontali e bilanciate su due, massimo tre, fasce. Questo modo di strutturare il lavoro permette allo spettatore di appartarsi dalla realtà sovraccarica di colori e di trovare una sorta di intimità personale, una calma apparente che permette di fermarsi a pensare. Le immagini di paesaggio risultano appaganti per l'occhio e per l'anima: non si percepiscono delle gerarchie perché cielo e terra hanno lo stesso peso all'interno della fotografia. Il cielo non prevarica sulla terra e la terra non prevarica sul cielo, tutto è in quiete e in equilibrio. Tutto è importante e tutto merita il nostro sguardo. Calabresi inoltre afferma che “il progetto ha due fonti d'ispirazione letteraria: i primi versi dell'Infinito di Giacomo Leopardi e il concetto di verosimile di Alessandro Manzoni”. Questo spiega perché, anche se foto di paesaggio, le sue non sono delle vedute ma esattamente l'opposto, negano la possibilità di vedere e per questo motivo lo sguardo tende a salire sempre più cercando una via d'uscita che non sempre trova. Questa caratteristica rende le immagini evocative e pregnanti di significato, acquistano una forza tale da rimanere indelebili nella mente.

L'altra parte dell'esposizione è legata al tema “The Upper Half” ovvero la metà superiore, ciò che riguarda il cielo e in particolare la luna e il sole. Anche se ci troviamo di fronte a una porzione di cielo, il nostro sguardo, anche in questo caso, non è libero di muoversi. Sole e luna sono sempre schermati da un gioco di nuvole che hanno una consistenza quasi tattile. In questo genere di immagini gli effetti di luce, le trame e i toni si fanno molto più enfatici. Calabrese arriva a queste espressioni di eleganza estetica grazie a una negazione di tutto ciò che può apparire come un'immagine social. Il fotografo ripudia quello che viene percepito come uno spettacolo e rimane piuttosto in una dimensione di rispetto nei confronti dell'immagine e del soggetto senza esasperare alcun aspetto.

La mostra è inserita nel programma della manifestazione MFR19 (Mese della fotografia a Roma, 1-31 marzo 2019), il programma completo è consultabile su: www.mesefotografiaroma.com