Roma

Askanews, l'allarme dei redattori: “A rischio accordo su cassa integrazione”

Chiesto un incontro con l'azionista di riferimento per riavvicinare le parti

I giornalisti di Askanews esprimono “allarme e preoccupazione” per lo stato delle trattative sulla richiesta di giorni di cassa integrazione straordinaria, presentata dall'azienda.

 

L'assemblea dei redattori lancia così l'allerta tramite un documento approvato all'unanimità, chiedendo un incontro con l'azionista di riferimento dell'agenzia di stampa, Luigi Abete, entro il 22 settembre. Questo il comunicato ufficiale: “L'assemblea dei redattori di Askanews esprime allarme e preoccupazione per lo stato delle trattative sulla richiesta di giorni di cassa integrazione straordinaria presentata dall'azienda per l'accesso ai prepensionamenti. Quanto formulato dall'azienda rappresenta una nuova e inaccettabile mortificazione, dopo una fase già lunghissima di duri sacrifici dei lavoratori.
L'Assemblea chiede un incontro del Cdr con l'azionista di riferimento, Luigi Abete, entro il 22 settembre. All'editore i giornalisti chiedono rispetto per tutto l'impegno profuso in questi anni e un intervento allo scopo di riportare la vertenza su livelli di ragionevole praticabilità e sostenibilità, dai quali il precedente incontro tra le parti ha rischiato pericolosamente di allontanarsi. In vista del tavolo convocato in Fieg per il 25 settembre, con lo stesso senso di responsabiltà dimostrato in tutti questi anni, l'assemblea dà mandato al Cdr ad effettuare interventi a tutti i livelli possibili, governo incluso, data la forte incertezza legata al persistente problema della gara europea per l'assegnazione dei lotti sui notiziari per il governo, che resta una variabile cruciale.
L'assemblea chiede alla delegazione sindacale e dà mandato al Cdr di pretendere un approfondimento sui conti aziendali e sulla esatta composizione degli organici sottoposti a norma di legge agli ammortizzatori sociali a carico della previdenza pubblica e mette in guardia l'azienda dalla tentazione di impostare il confronto sulla base di spinte unilaterali che porterebbero a uno scontro pubblico dagli esiti imprevedibili. L'Assemblea è riconvocata venerdì 22 settembre, salvo variazioni urgenti”.