Assassino ai domiciliari finisce in carcere per aver rubato un gelato
Aveva ucciso la moglie con 13 coltellate ma ora l'uomo perde la sua libertà per il furto di un cremino
Uccide la moglie e va ai domiciliari, poi ruba un gelato e finisce in galera: paradossale vicenda nel Frusinate.
Quattro anni fa ad Alatri uccise la giovane moglie Alessandra Agostinelli con tredici coltellate, ma per quel feroce delitto Emiliano Frocione ottenne solo una condanna a nove anni di detenzione e il beneficio dei domiciliari presso una struttura psichiatrica. E' stato però sufficiente il furto di un cremino dal distributore automatico della clinica per farlo tornare dietro le sbarre.
Il giudice del tribunale di sorveglianza ha accolto infatti la richiesta di aggravamento della pena inviata dalla dirigenza della centro di salute mentale a seguito dei continui furti di gelati da parte dell'uomo. Frocieno è stato quindi prelevato dalla struttura e portato in carcere dai Carabinieri della compagnia di Cassino.