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Roma
Atac, approvato il regolamento per l'informazione sul referendum

Atac, l'assemblea approva il regolamento sull'informazione dei cittadini durante lo svolgimento della campagna referendaria. Passo fondamentale nel percorso che, l'11 novembre, porterà i romani alle urne, per votare per la messa a gara del Tpl romano.

 

Diversi gli strumenti per l'informazione dei cittadini nel corso della campagna refernderia, che si svolgere nei 30 giorni precedenti la data del referendum:  pagine e manifesti informativi, spot su trasmissioni tv ed emittenti radio, pubblicazioni sull'albo pretorio, note e opuscoli in Municipi e sedi comunali, invio via mail di materiale informatico altre forme di pubblicità, anche e soprattutto informazioni digitali, sia sul sito del Comune che sui social network. Approvato inoltre nell'emendamento lo spostamento delle competenza per il riconoscimento dei comitati, dal sindaco Raggi al direttore dei Servizi delegati. Il monitoraggio sul rispetto del regolamento spetterà invece al direttore generale del Campidoglio. Bocciato l'emendamento che prevedeva l'invio via posta di un opuscolo informativo a tutti i romani, così come quello che prevedeva l'istituzione di focus group estratto a sorte tra i cittadini per informare ancora meglio la cittadinanza. “Era previsto un periodo per l'iscrizione dei soggetti partecipanti alla campagna molto limitato e lo abbiamo prolungato per dare tutto il tempo necessario, estendendolo da 5 a 40 giorni per una maggiore chiarezza nei confronti della cittadinanza – ha spiegato Angelo Sturni, presidente della Comissione Roma Capitale - Altro punto importante per il coinvolgimento della popolazione è l'articolo 2, che disciplina come dare maggiore informazione sulle pagine del portale web del Campidoglio, con la diffusione di note e opuscoli e con sedi aperte al pubblico per illustrare caratteristiche e quesiti del referendum".

 

Il referendum popolare consultivo, presentato dal comitato MobilitiamoRoma, sarà costituito da due quesiti. Il primo: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi ai trasporto pubblico locale di superficie e sotterranei ovvero su gomma e rotaia, mediante gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori, garantendo forme di concorrenza comparativa nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio”.

Il secondo recita invece: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale superficie e sotterranei ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l'esercizio di trasporti collettivi non in linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza”.

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