Atac, conti in rosso per colpa della Regione Lazio: fondi sottostimati
Roma rappresenta il 60% del trasporto regionale, ma l'investimento non è proporzionato
Di Donato Robilotta - Coordinatore dei Socialisti Riformisti
L’imponente debito dell’Atac è sicuramente dovuto alla cattiva amministrazione dell’azienda, considerata una mucca da mungere per costruire consenso, ma nessuno dice che il debito è anche frutto di un fondo sottostimato che viene trasferito alla Capitale, inferire a quello per esempio di Milano.
I tagli operati dalla Regione Lazio dal 2011 ad oggi sono stati ingenti ed hanno contribuito in maniera determinante al tracollo finanziario dell’azienda.
Lo Stato trasferisce alla Regione Lazio la propria quota del fondo nazionale trasporti che è pari a circa 600 milioni l’anno. Roma Capitale rappresenta circa il 60% del trasporto regionale, quindi dovrebbe ricevere non dico la stessa percentuale ma almeno un po’ di più della metà del fondo regionale e invece riceve una cifra di molto inferiore a quella dovuta.
Rispetto al trasferimento, dalla Regione a Roma, del 2011 pari a 305 milioni, poco meno di un parametro accettabile per la Capitale, nel 2012 il fondo è sceso a 218 milioni (-28,50%), nel 2013 addirittura a 100 mln (-67,20%), nel 2014 a 140 mln (-54,00%), nel 2015 a 180 mln (-41,00%), nel 2016 a 220 mln (-27,90%) e nel 2017 a 240 mln (- 21,30%).
Un taglio complessivo pari a 732 mln che è più della metà dell’attuale debito dell’Atac.
Non è caso allora che l’attuale presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha sempre detto no alle richieste dell’allora Sindaco Marino all’intesa, prevista dal decreto su Roma Capitale, per poter accedere direttamente al fondo nazionale del trasporto locale, in modo da trattare direttamente con il Governo nazionale, senza andare con il cappello in mano alla Pisana.