Atac, debito congelato. Il Mit blocca la revoca: prima il concordato
Sospesa la procedura di accertamento del requisito finanziario di Atac
Atac non rischia di perdere la licenza. Il Ministero dei Trasporti ha congelato la procedura di accertamento finanziario in attesa dell'esito del concordato.
Una boccata di ossigeno per la municipalizzata dei trasporti che si ritrovava a dover fornire garanzie per 12 milioni di euro mentre era in gioco il suo stesso futuro.
Nella mattina di mercoledì si terrà l'udienza a porte chiuse presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma, dove è aperta la procedura di concordato preventivo in continuità presentata dalla società del trasporto pubblico del Campidoglio. I legali e i tecnici dell'azienda sono chiamati a consegnare le integrazioni richiese dai magistrati al piano di concordato.
Sono tre, secondo alcune indiscrezioni, le direttrici su cui si muovono le modifiche al piano e ruotano attorno alla promessa di Atac di aumentare il numero di chilometri percorsi ogni anno, grazie alla crescita della flotta dei bus e quindi gli introiti. Grazie a quanto guadagnato, l'azienda spera di coprire i debiti maturati.
È stata l'Avvocatura dello Stato, in risposta ad un'interpellanza del MiT, a stabilire che la procedura di accertamento del requisito finanziario potesse essere temporaneamente sospesa.
La scadenza ultima per Atac, non ci fosse stato il congelamento, sarebbe stata proprio il 31 maggio, a un giorno di distanza dalla sentenza.Una grana in meno per l'azienda, che rischia il fallimento schiacciata da 1,4 miliardi di euro di debiti.
Iscriviti alla newsletter