Atac, i fedeli a Cinque Stelle e Pd fanno sempre carriera. Promossi e trombati
Il Direttore della Comunicazione promosso a super magazziniere. E' caos nelle seconde linee
Entra nel Movimento Cinque Stelle, farai politica attiva da cittadino e se l'oroscopo è favorevole anche carriera. Tanto per cambiare l'allineamento planetario hai suoi meravigliosi effetti all'Atac dove un'ex candidata del Movimento “alla romana” partecipa alla lotteria per gli spostamenti interni (job posting) ma quando in azienda si sparge la voce che avrebbe avuto la vittoria in tasca, stavolta senza alcuna selezione, ottiene un posto “su misura di curriculum”.
Se Atac annaspa tra i debiti e il servizio stenta, la girandola interna di incarichi non si ferma mai. Solo nei primi giorni di febbraio, tra attribuzioni di incarichi, selezioni interne e spostamenti, la soap opera iniziata con Parentopoli in era Alemanno si arricchisce di nuove puntate.
Da direttore a capo del magazzino
E' il caso di Giuseppe Noia, già capo della comunicazione senza deleghe per volere di Marco Rettighieri che dalla mattina alla sera finisce deportato in una speciale e nuova struttura “Logistica di rete, attrezzature e impianti di superficie”. Una specie di super magazziniere capo di una barca a vela in perenne tempesta che si va ad infrangere contro gli scogli della Direzione Operations. Nella Prima Repubblica la fine di Noia sarebbe stata definita affettuosamente una “trombatura”. Secondo i bene informati sarebbe stata una coltellata alla schiena per aver trascurato il profilo ufficiale dell'azienda dove hanno trovato spazio più gli insulti che i post in cui si annunciava l'insieme di sciocchezze che l'azienda organizza per gli abbonati ai ai quali offre di tutto tranne che il servizio per il quale pagano.
Quasi eurodeputata M5S salta la selezione
Su Bianca Maria Zama candidata sfortunata alle Europee del 2014 e vicina per benedizione senza imposizione al presidente del Consiglio Comunale, Marcello de Vito, doveva decidere l'organismo interno di Auditing se promuoverla al settore Antifrode. Ad un certo punto la “ricerca interna” si è bloccata e la “ragazza di Ariccia” si è ritrovata miracolosamente a capo “dell'area di responsabilità e verifica di compliance” dopo che l'ordine si servizio n3. Del 3 febbraio scorso ha deciso di “superare” la struttura e di riallocare le attività con la creazione di una casella “quasi su misura”. La Zama scrive nel suo post con il quale annunciava la sua candidatura ad eurodeputato: “ La mia storia nel MOVIMENTO inizia quando ancora non esisteva alcun MOVIMENTO 5 STELLE. Nel 2007 essere cittadini attivi era una rarità. Eravamo uno sparuto manipolo di visionari, persone che pensavano che un’Italia diversa fosse possibile. I Vday prima, i Meet Up poi. Sono tra i fondatori del Meetup di Albano Laziale - Castelli Romani nel 2008 e successivamente quello di Ariccia nel 2010”.
Laureata in economia e commercio e specializzata in Internal Audit, finisce proprio all'Audit dopo essersi però candidata all'Antifrode. A salvarla ci ha pensato l'amministratore unico Manuel Fantasia che ha superato la struttura e pizzato l'esperta al posto giusto.
All'Atac col Pd si vince sempre
Lo sa anche Roberta Pileri che col Pd difficilmente si resta a piedi. Ex compagna di Mauro Calamante, assessore ai Trasporti con Veltroni e passato agli onori delle cronache per aver spostato un po' di fermate in prossimità delle sezioni di partito per garantire un adeguato trasporto pubblico agli iscritti, la Pileri sempre il 3 febbraio vince nella lotteria dell'Atac la Comunicazione Interna, le Relazioni istituzionali e quelle con le associazioni dei consumatori. La funzione della Comunicazione esterna non esiste più, Fantasia l'ha cancellata mentre ha ridotto le Relazioni con i media, cioè quelle con radio, tv e giornali a una sottofunzione della Comunicazione. In stile M5S vale anche in Atac che meno si parla coi giornali e meglio è.
Tecnicamente la rivoluzione in corso viene definita “aggiornamento macrostruttura”. Letta dall'interno, resa de conti, vendette in corso e ricollocazione secondo il principio della sensibilità politica. Dei ricollocati.