Atac, i Radicali diffidano la Raggi: “Faccia chiarezza su data del referendum”
I Radicali chiedono la conferma del referendum sulla messa a gara del tpl
Referendum Atac, i Radicali diffidano la Raggi. Ad un mese e mezzo dalla data fissata è ancora mistero sulla data, l'appello: "Il sindaco faccia chiarezza".
Roma torna infatti al voto il 10 giugno nei Municipi III e VII per le elezioni amministrative, in programma il 10 giugno, e la data per la messa a gara del trasporto pubblico rimane avvolta nel mistero. Dopo il ricorso al Tar del Lazio per lo proroga dell'affidamento del servizio ad Atac, scadenza 2021, i Radicali tornano ad alzare la voce nei confronti dell'amministrazione.
I Radicali hanno infatti inviato una lettera di diffida alla sindaca Raggi, perché faccia chiarezza sulla data del voto, nonché un invito formale alla Commissione per il referendum di Roma Capitale perché provveda alla regolamentazione degli spazi di informazione che, in base alla legge, il Comune dovrà deliberare. "La sindaca decida e comunichi ufficialmente oggi stesso se il referendum si terrà il 3 giugno oppure no. Siamo a ridosso della data, questa incertezza enorme va non solo a discapito nostro, ma anche del comitato per il no e soprattutto dei cittadini - ha affermato Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma, - Il regolamento stabilisce in linea generale che se c'è concomitanza tra referendum e ed elezioni, come sta accadendo oggi con i due Municipi vacanti, sta alla sindaca decidere se mantenere il referendum in quella data o spostarlo, anche nella finestra di ottobre-novembre. Ma il punto è: quando pensa di decidere?".
"Dispiace constatare che in questo momento il sindaco di Roma non si sta comportando da primo cittadino, mapiuttosto da promotore del comitato per il no - attacca Riccardo Magi - Il referendum è stato indetto, ora è un fatto istituzionale rispetto al quale l'amministrazione ha degli obblighi, tra cui quello di informare i cittadini, cui non sta rispondendo. Ad esempio, sarebbe molto utile l'invio di un opuscolo che spieghi le ragioni del sì e le ragioni del no, che informi che il 3 giugno i cittadini romani possono esercitare il proprio diritto di voto. Invece non solo non sono state avviate attività di comunicazione, ma sistematicamente la sindaca utilizza ogni evento pubblico per fare disinformazione, dichiarando che Atac deve rimanere pubblica contro il referendum voluto dai radicali: noi non abbiamo mai parlato di privatizzazione, il referendum riguarda il servizio, non l'azienda. Se l'amministrazione non provvederà ad informare correttamente i cittadini, la partita del referendum sarà falsata in favore della giunta M5S"