Roma

Atac, il M5S tenta ancora il salvataggio: 167 milioni per 600 nuovi autobus

Il provvedimento passa al vaglio dell'Assemblea Capitolina

Atac è sull'orlo del tracollo, ma il M5S capitolino continua ad investire sul trasporto pubblico romano al collasso: la giunta ha approvato uno stanziamento di 167 milioni di euro per rinnovare la flotta bus nei prossimi 3 anni con 600 nuovi mezzi di trasporto su strada.

 

Agli 8 milioni di euro già stanziati in sede di approvazione del bilancio a dicembre se ne aggiungeranno ulteriori 159 milioni, se il provvedimento verrà approvato dall'Assemblea Capitolina.

“Per l’acquisto dei veicoli sono previsti ulteriori fondi per 30 milioni di euro nel 2018, 30 milioni nel 2019 e 99 milioni nel 2020", si legge in una nota del Campidoglio.

"Con questa variazione di bilancio – spiega l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti – confermiamo la volontà dell’amministrazione capitolina di rilanciare il trasporto pubblico locale e migliorare la mobilità cittadina. Invece di proclami o progetti destinati a restare sulla carta, noi mettiamo in campo interventi concreti e li finanziamo con le risorse necessarie, per contribuire realmente alla qualità della vita dei cittadini”.

L'assessore alla Città in Movimento Linda Meleo ha poi auspicato il sostegno del governo al progetto, tramite i fondi annunciati, ma non ancora stanziati, al Tavolo per Roma. “Il piano industriale, che l'azienda sta mettendo a punto, va di pari passo con l'iter procedurale attuato dall'amministrazione. Come promesso stiamo rispettando il programma di risanamento, un'operazione che s'inserisce nell'ottica di rilancio della più grande società pubblica di trasporti d'Europa", ha dichiarato Meleo.

Intanto mancano meno di due settimane alla presentazione del piano industriale di Atac al Tribunale fallimentare. Il termine ultimo è infatti il 26 gennaio, poi il tribunale avrà tempo 2 mesi per analizzare la proposta ed esprimersi in merito.

Nel caso le procedure per avviare il concordato non andassero in porto, il rischio sarebbe quello del tracollo dell'azienda e di gravi conseguenze per le centinaia di dipendenti Atac.

Intanto è arrivato l'ok delle Commissioni capitoline Bilancio e Mobilità, riunite in seduta congiunta, alla delibera per la proroga dell'affidamento in house fino al 2021 del servizio di trasporto pubblico cittadino ad Atac. La seduta è stata poi sospesa in attesa di tornare a riunirsi prima della votazione in Assemblea Capitolina

"La delibera una volta votata in Assemblea sarà inviata ad Agcom e sarà considerata come risposta alle osservazioni che hanno formulato ad ottobre", ha spiegato il presidente della Commissione Mobilità, il 5 Stelle Enrico Stefano.

Interpellato da alcuni consiglieri sul referendum per la messa a bando del servizio di trasporto pubblico promosso da Radicali italiani, Stefano ha replicato: "I due eventi vanno separati, la delibera di proroga non supera il referendum, al massimo lo sposta politicamente di 24 mesi nel senso che una eventuale approvazione del quesito sarà una questione che si porrà non nel 2019 ma al termine della proroga. Chiaramente immagino verrà indetto, lo prevedono le norme sulla partecipazione, non sto dicendo che il referendum lo facciamo tra 2 anni, non è il nostro ruolo".