Atac nel pallone: “Un giorno da controllori”. Cercasi volontari disperatamente
Mail di “preghiera” a tutti gli amministrativi: “Fate un turno in metropolitana”
Controllori, l'Atac non sa più che pesci prendere. Dopo la proposta di retrocessione volontaria delle carriere, la nuova frontiera per convincere gli amministrativi ad abbandonare il lavoro d'ufficio per scendere in strada e trasformarsi in temibili “verificatori dei titoli di viaggio” si chiama volontariato retribuito.
Così la battaglia per convincere i romani a pagare il biglietto di bus, tram e metropolitane, diventa una sorta di barzelletta nella quale spicca l'appello disperato con il quale l'azienda ha scritto agli amministrativi chiedendo loro di trasformarsi per due giorni a settimana.
Densa di retorica aziendale e con note di “pietismo”, l'Atac lancia la campagna Bip&Go, una specie di mossa anti evasione con la discesa in campo dei volntari che per 4 settimane dovranno presidiare i varchi d'ingresso delle metropolitane. Scrive l'Atac nella mail spedita alla popolazione dei colletti bianchi: “L’iniziativa, che partirà l’ultima settimana di marzo e durerà circa 4 settimane, si concretizza in un rafforzamento dell’attività di presidio presso i varchi di ingresso delle principali linee metropolitane (Linea A e B), attraverso il coinvolgimento di tutto il personale amministrativo e di Staff che intenderà aderire”.
Ed ecco le modalità con le quali il management spera di mettere i campo una task force di controllori: “L’impegno, su base volontaria, prevede – per il numero di giornate da te indicate (massimo 5 tra lunedì e venerdì) – lo svolgimento della prestazione lavorativa direttamente presso il varco della stazione assegnata ove, munito di fratino distintivo aziendale, ti verrà richiesto di supportare il personale di stazione nel monitorare l’avvenuta obliterazione dei biglietti/abbonamenti da parte della clientela, al fine di contrastare il fenomeno dell’accodamento da parte di coloro sprovvisti di regolare titolo di viaggio. Dovranno essere segnalate al personale di stazione eventuali criticità”.
Il no dei sindacati
E si sindacati? Pollice verso, se non altro perché chi esce dagli uffici di fatto dimostra che il lavoro quotidiano non è così pressante, costituendo di fatto un pregiudizio.
Il prossimo passo dell'Atac, sarà quello di chiedere agli stessi utenti di trasformarsi con controllori, poi la creatività avrà superato ogni umano confine.