Roma
Atac, Quintavalle: “Sui bus si rischia la vita. Pronta al licenziamento”
La bionda diventa "martire" della battaglia contro Atac: "Prima i cittadini non avevano la percezione del pericolo"
Continua la battaglia di Micaela Quintavalle contro i sindacati collusi: “Sono pronta anche al licenziamento”.
Sospesa a tempo indeterminato per aver rivelato le “verità scomode” di Atac ai giornalisti della trasmissione Le Iene, la leader del Movimento M410, incalza senza tregua l'azienda sui social network.
“Avevo si e no 12 anni quando lessi Dumas. I tre moschettieri. Atos diceva a d'Artagnan: quando uccidi qualcuno non pensare a chi stai uccidendo,ma a chi stai consentendo di vivere. I cittadini prima del mio intervento alle iene non avevano la percezione del pericolo. E soprattutto ritenevano gli autisti ed il loro assenteismo responsabili del disservizio – spiega la bionda Quintavalle - Oggi sanno che la colpa è di altri. Posso aver sbagliato i modi... Ma bisognava parlare perché di mezzo c'è la vita dei cittadini”.
Dopo che i giornali l'hanno definita “martire” della battaglia contro Atac, ora è la stessa Quintavalle a sottolineare come il suo allontanamento sia stato il prezzo da scontare per far trapelare la verità.
“Autobus che si incendiano ed utenti terrorizzati, pannelli che cadono ed utenti con tagli e punti, perdite di olio e scooter che cadono. Mi devo vergognare per aver messo al primo posto la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori quotidianamente aggrediti? Non mi vergogno”, ribadisce sul suo profilo Facebook.
“Si vergognasse chi ha clonato i biglietti, chi ha assunto con l'inganno 800 amministrativi e chi ha portato Atac a 1377 milioni di debiti. Io sono pronta al licenziamento. L'ho messo in conto dall'inizio. Ma chiedo a cittadini ed autoferrotranvieri di essere al nostro fianco. In questa che potrebbe essere la mia ultima battaglia da segretario...”, conclude Quintavalle invitando tutti a partecipare alla manifestazione.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 23 Maggio a Piazza del Campidoglio, dove dalle 14 alle 18 Quintavalle protesterà con un sit-in in favore della libertà di parola.