Atac, Radicali in guerra: “Raggi boicotta il referendum”. Attivisti in piazza
I Radicali si scagliano contro la Raggi: "Per lei il referendum su Atac è carta straccia"
Il prossimo 3 giugno si vota per decidere se i trasporti di Roma debbano o meno andare al bando, ma i cittadini non ne sanno nulla. Arriva l'urlo di protesta dei Radicali.
Si sono impegnati per tutta l'estate affinché il progetto del referendum popolare andasse in porto e ora non intendono darla vinta all'amministrazione comunale, che ancora non si è preoccupata di fare pubblicità al voto.I Radicali hanno annunciato che manifesteranno davanti al palazzo senatorio per chiedere alla giunta Raggi di mettere al corrente i residenti del referendum imminente.
“A poco più di un mese dal referendum Mobilitiamo Roma per la liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico, l'Amministrazione capitolina non ha ancora messo a punto regole e strumenti per informare correttamente i cittadini sul voto referendario. La sindaca Raggi sta dimostrando che per lei e per il M5S il voto dei romani è solo carta straccia”, hanno scritto in una nota congiunta Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli.
“Per questo, in occasione del consiglio straordinario convocato sulla vicenda Atac, domani pomeriggio dalle ore 17.30 con i militanti radicali e i sostenitori del referendum manifesteremo in piazza del Campidoglio e invitiamo tutti i democratici a mobilitarsi con noi, contro un gioco falsato dall’amministrazione Raggi a danno della partecipazione dei cittadini romani", continua il comunicato.
"Nessun atto da parte dell'Amministrazione per informare i cittadini del fatto che si terrà un referendum e di quale sia il suo oggetto. Nessuna regolamentazione sull'informazione che riguardi la TV pubblica, le reti e radio private, oltre che gli spazi di affissione. Nessuna delibera che disciplini i seggi elettorali, mentre corre voce che saranno allestiti solo nei municipi e non nelle scuole! Si tratta di un vero e proprio boicottaggio del primo referendum cittadino da quando esiste Roma Capitale. E a boicottarlo è la stessa Amministrazione M5S che, a mezzo blog, rivendica iniziative per rendere Roma 'Capitale della democrazia diretta'. Il sit-in di domani è la prima iniziativa di una mobilitazione straordinaria e permanente contro l'attentato della sindaca e dell'amministrazione ai diritti politici dei cittadini", concludono.
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