Roma
Atac, Raggi giustizialista emana la sentenza: “I vecchi manager pagheranno”
Raggi sentenzia: “Vecchi manager saranno chiamati a rispondere delle loro decisioni che, di fatto, non hanno permesso a Atac di offrire un servizio efficiente”
Virginia Raggi la giustizialista. Come un giudice degno del miglior Usain Bolt, il sindaco di Roma condanna i vecchi manager di Atac, colpevoli di aver portato l'azienda così in basso da non poter offrire un servizio pubblico efficiente, ed emana la sentenza: “Pagherete le vostre decisioni”.
Giudice Virginia Raggi annuncia la sentenza sul suo “campo di battaglia”, nella sua “aula di tribunale” preferita: la sua pagina Facebook. Lì dove si riuniscono tutti i suoi annunci, le sue inchieste, i suoi attacchi.
Raggi scrive: “I vecchi manager di Atac saranno chiamati a rispondere delle loro decisioni o dei presunti illeciti che, di fatto, hanno portato l’azienda all’incapacità di offrire un servizio pubblico efficiente e ad accumulare debiti per oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro. Grazie alla procedura di concordato e al risanamento che stiamo portando avanti si può finalmente fare chiarezza su come è stata amministrata Atac negli ultimi decenni e sui danni economici che hanno penalizzato il servizio di trasporto pubblico. Il nostro obiettivo è di mantenere Atac pubblica e di migliorare il servizio offerto a cittadini e turisti. Continuiamo su questa strada per restituire ai romani un’azienda di trasporto pubblico sana ed efficiente”.
Peccato che sia tutto ancora un po' precoce. L'Atac ha infatti fatto sì causa ai suoi manager, chiamando a rispondere delle proprie azioni tutta la prima linea di amministratori che negli ultimi dieci anni ha guidato l'azienda, da Massimo Gabbuti a Roberto Diacetti, da Carlo Tosti a Danilo Broggi, fino a Roberto Grappelli, Manuel Fantasia, Antonio Cassano e Massimo Tabacchiera, tutti obbligati a spiegare il perché delle loro azioni e di quelle che sarebbero state inefficienze e in alcuni casi comportamenti illeciti, colpevoli di aver causato un danno economico all'Atac. L'azienda ha inviato decine di lettere anche ad ex consiglieri, le ultime delle quali partite solamente la scorsa settimana, per un danno presunto ai danni dell'azienda che supera i 15 milioni di euro. Lettere sono partite in modo da bloccare il rischio prescrizione e adesso toccherà ai vecchi top manager trovare le argomentazioni per difendere il proprio operato.
Prima che si arriverà ad una vera sentenza di tempo ce ne vuole. Processi, appelli, ricorsi, e così via. Raggi è avvisata.