Atac senza stipendi, il Comune non paga e regala il trasporto alla Regione
Dal 2019 gli incassi del sistema tariffario Metrebus andranno all'Astral che però si occupa di strade
Autisti, macchinisti, operai e impiegati. Se lavorate all'Atac occhio al cedolino di dicembre perché in cassa non c'è un euro e gli stipendi con valuta il giorno 20 sono a rischio. L'allarme è scattato questa mattina perché gli accordi per i trasferimenti dei fondi del contrato di servizio prevedono che il Comune paghi il 22 del mese precedente la quota mensile del corrispettivo e ad oggi il carteggio consueto tra Atac e Dipartimenti Trasporti e Bilancio si è perso.
Nessuno al Comune sa cosa e quando firmare e, in assenza del bonifico del Comune, le banche non sono disposte ad anticipare gli stipendi per tutti i dipendenti. E se anche fosse formato per martedì 20, c'è il rischio che non ci siano i tempi tecnici per poter mettere in pagamento le spettanze di dicembre.
Non solo. L'ultimo regalo del Comune di Roma all'Atac è l'anticamera del fallimento e si chiama Metrebus. Con una mossa senza precedenti, l'assessore Linda Meleo ha preso la la cassaforte dell'incasso dei biglietti e ha deciso di trasferirla direttamente alla Regione Lazio, attraverso un protocollo d'intesa che sancisce la fine della guerra sull'integrazione tariffaria Metrebus e che consegna il sistema e i relativi incassi alla società regionale che si occupa di strade, l'Astral.
Eredi degli “stradini di Anas”, gli ingegneri di Astral gli stessi protagonisti del caos roghi sulla Pontina e del pessimo stato in cui versano tutte le ex strade Anas della Regione, dalla fine del 2019 saranno seduti su una montagna di denaro, praticamente 100 milioni di euro di bit, oltre agli abbonamenti Roma e Regione che oggi Atac come primo player del trasporto regionale per titoli venduto e quantità di servizio, gestisce grazie al Metrebus.
La scelta di togliere ad Atac gli incassi e di trasferirli prima all'inutile Agenzia per la Mobilità e poi all'Astral avrà due effetti: quello finanziario porterò Atac direttamente al fallimento poiché gli incassi dei biglietti e degli abbonamenti e il cash flow che consente all'azienda di sopravvivere e di utilizzare gli incassi per la spesa corrente dei fornitori e degli stipendi, oltre a costituire una garanzia di liquidità costante per tutto il debito con il sistema bancario. Il secondo effetto, di quello che l'assessore Meleo definisce un grande risultato, è quello di consegnare il trasporto di Roma alla Regione Lazio che, attraverso una società che non si occupa di trasporti, si ritroverà a gestire il flusso di cassa del fondo regionale dei trasporti oltre ai 350 milioni di euro (più iva al 10%) che costituisce l'incasso del Metrebus al lordo della ripartizione tra Atac, Cotral e Trenitalia.
Un fiume di denaro che da fine 2019 passerà per le casse di Astral e che di fatto permetterà di avere in mano le leve del governo di tutto il sistema. Il sogno di Nicola Zingaretti e dell'assessore Michele Civita sarà così coronato. Il paradossi è che a far fallire l'Atac e a consegnare le chiavi del trasporto pubblico locale al Pd, saranno stati i Cinque Stelle.
Sarebbe basto dare uno sguardo ai conti per capire che invece il Metrebus andava rinegoziato a vantaggio di Atac: quel 14% di agio che Trenitalia e Cotral ricevono dai biglietti ordinari di Roma grida vendetta poiché non corrisponde a nessun servizio erogato. Una specie di regalia agli amici di Trenitallia, sempre più vicini alla proprietà di Atac.
IL COMUNICATO SURREALE DI LINDA MELEO
“Abbiamo trovato oggi una soluzione per il futuro del sistema integrato di bigliettazione Metrebus, garantendo così ai cittadini la possibilità di continuare ad utilizzare un unico biglietto su treni ed autobus regionali e sul trasporto pubblico locale a Roma. E soprattutto rendiamo più sicura e trasparente la gestione dell’intero sistema”. Così l’Assessora alla Città in Movimento di Roma Capitale Linda Meleo.
“Questa mattina Roma Capitale ha sottoscritto un verbale d’intesa insieme a Regione Lazio, Trenitalia, Astral, Roma Servizi per la Mobilità e Atac – commenta - Siamo soddisfatti che tutti gli attori istituzionali abbiano compreso l’importanza di arrivare ad un accordo condiviso per mantenere in piedi l’integrazione tariffaria. Roma Capitale è stata sempre in prima fila per cercare un’intesa”.
“L’intesa prevede che i flussi finanziari saranno gestiti da Atac fino al 31 dicembre 2019 – spiega Meleo - Il sistema di clearing, cioè il processo di elaborazione dei dati di utilizzo, sarà gestito da Astral in accordo con Roma Servizi per la Mobilità. Questo garantirà maggiore sicurezza, trasparenza e legalità perché porterà a migliori controlli: i rischi di duplicazione o clonazione dei biglietti saranno così ridotti al minimo. Infine si definirà un cronoprogramma delle attività di analisi dei dati che saranno funzionali ad un corretta ripartizione del fondo trasporti nazionale”.