Roma

Atac, Simioni e i rimborsi: Zannola: “Ok pendolare, ma non a spese dei romani”

Atac, Simioni costa 2700 euro al mese di rimborsi per trasporti ed hotel. Zannola (PD): “Il Presidente può anche scegliere di fare il pendolare tra Roma e Padova, ma non a spese dei romani”.

 

“Non c’è niente da obiettare su un legittimo rimborso spese di un manager, domiciliato a Padova e sceso a Roma per salvare l’azienda di trasporti più grande d’Italia, ma la nota spese dell’ing. Paolo Simioni, pubblicata oggi dal quotidiano online ‘Affaritaliani’ pari a 2.700 € al mese, ovvero oltre 30000 euro l’anno, se corrispondesse al vero lascia al quanto interdetti. Tra spostamenti, vitto e alloggi la cifra impegnata appare alquanto considerevole e di certo non aiutano le esangui casse dell’Atac.”

Lo dichiara in una nota Giovanni Zannola, consigliere comunale del Partito Democratico.

“La notizia – continua - che sul bilancio dell’azienda romana di trasporti, già fortemente debilitato anche per via del concordato preventivo, gravi un rimborso spese così elevato e non certo improntato al risparmio si contraddice con le dichiarazioni sia della sindaca Raggi che dello stesso manager.”

“L’ultimo Presidente e Amministratore Delegato in carica, l’Ing. Paolo Simioni, uomo chiamato dalla sindaca Raggi e voluto dalla Casaleggio Associati – conclude Zannola -, per risanare il debito di Atac si dimentica di badare alle proprie alle proprie spese mentre l’azienda chiude le stazioni della metro per mancate manutenzioni. L’Atac continua a non trovare pace tra un servizio a dir pocoprecario, un turbinio di cambi al vertice e un indebitamento di circa un miliardo e 400 milioni di euro. Ho predisposto un’interrogazione alla Sindaca Raggi e alla giunta per sapere se risponde al vero quanto pubblicato dal noto quotidiano online e chiedere conto su una vicenda a dir poco non esaltante. Il Presidente può anche scegliere di fare il pendolare tra Roma e Padova, ma non a spese dei romani.”