Atac stacca un assegno da 23 mln alla Multiservizi senza gara
Le procedure di appalto sono in ritardo, Rettighieri sceglie l'affidamento diretto
Pulizie di depositi e uffici, l'Atac stacca un assegno da 23 milioni di euro alla Multiservizi spa, società controllata dal Comune ma con il 49 per cento delle quote divise tra la bolognese Manutencoop e la Veneta Servizi e il resto di Ama. E tutto senza gara.
La lettera del Dg Marco Rettighieri è datata 28 luglio e dispone "facendo seguito alle trattative intercorse" che la società mista pubblico privato per almeno un anno dovrà occuparsi di pulire e rendere brillanti tutte le sedi di Atac, dagli uffici ai depositi, sino alle stazioni della metropolitana.
Tanto per cambiare la società di via Prenestina, non soddisfatta delle inchieste in corso sulle spese del passato e dei dossier scottanti che lo stesso Rettighieri ha portato in Procura, in ritardo clamoroso con la gara d'appalto per le pulizie ha utilizzato l'alibi di una società pubblica per uscire dall'impasse. Di fatto, però, il 49 per cento dei 23 milioni di euro, finisce nella cassa dei due giganti privati, i quali si sono ritrovati un vantaggio straordinario rispetto alla concorrenza, dovuto alla quota di Multiservizi a suo tempo sottoscritta.
La lettera con la quale l'Atac ha evitato l'emergenza pulizie, chiarisce che la Multiservizi inizierà le attività il primo agosto e le concluderà entro e non oltre i 12 mesi. il tempo necessario all'espletamento del bando di gara. E l'Atac si è anche riservata di interrompere il contratto"in qualunque momento", "senza indennizzi e/o penali".
Ora bisognerà capire quali osservazioni potrà fare l'Anac rispetto all'interpretazione che Atac ha dato all'articolo 5 del Nuovo Codice degli Appalti. Certo è che Multiservizi festeggia: non capita tutti i giorni di vedersi staccare un assegno da 23 milioni e 400 mila euro, meno lo sconto dello 0,50 per cento.