Atac, truffa dei biglietti falsi. Termina il maxi processo: due condanne
Nuovo capitolo della frode dei ticket fasulli
Falsificavano biglietti invenduti, rimettendoli in circolazione sottobanco tramite edicole e biglietterie complici. Un giro da oltre 400mila ticket, una truffa colossale che ha visto dal 2014, data dello scandalo, ad oggi due condanne e otto assoluzioni.
Si è concluso così il processo dei dieci imputati finiti sotto la lente del giudice del tribunale monocratico, che ha condannato a 1 anno e 9 mesi di reclusione Andrea Cortese, dipendente all'epoca della Trafic Control, società che forniva personale per la Expotel, a sua volta incaricata della distribuzione dei biglietti Atac nelle macchine automatiche delle stazioni. Un vero e proprio sistema organizzato, che ha visto anche la condanna di Fabrizio Centanni, distributore materiale dei ticket “tarocchi” ai singoli rivenditori. Per gli altri otto imputati, edicolanti e commercianti che avevano comprato i biglietti fasulli per poi rivenderli a ignari cittadini, è invece scatta l'assoluzione.
Si allunga quindi la lista delle persone coinvolte nella maxi frode, che aveva visto Massimo Muraglia, informatico Expotel e mente dell'operazione, patteggiare nel 2014 una pena di un anno e otto mesi, mentre un edicolante era stato condannato in abbreviato a 4 mesi di reclusione.