Atac vende 127 mezzi elettrici guasti. Troppo costoso aggiustarli o rottamarli
In svendita parte del parco auto Atac, aggiustarli o rottamarli costa troppo
Ben 127 mini bus elettrici del parco macchine Atac vengono messi all’asta. L’importo base sarà pari a "0" mentre l’incremento minimo delle offerte è stato fissato a 10 euro.
Atac ha deciso di mettere all’asta i 127 mini bus elettrici che sono di sua proprietà dal 2007, perché questi mezzi, pensati per offrire un servizio rapido e pulito, non sono mai stati utilizzati a causa di guasti tecnici “congenici” divenendo ben presto un peso economico e gestionale per l'azienda.
I mini bus, Fiat Ducato e Fiat Scudo, hanno mostrato sin da subito anomalie di funzionamento a carico delle batterie.
Oggi, a conti fatti, disfarsene è l’unica via percorribile visto che costerebbe tantissimo rimetterli in funzione, circa 1.800.000 euro in totale, ma costerebbe altrettanto rottamarli.
Inoltre il loro stazionamento occupa molto spazio del deposito Atac di San Paolo.
Unica clausola posta nell’asta, per gli eventuali acquirenti, sarà quella di dover dichiarare la finalità dell’acquisto (cosa s’intende fare del mezzo) e le modalità di smaltimento delle batterie.
Per 127 bus elettrici che se ne vanno nel parco macchine dell’Atac presto saranno riattivati 60 minibus, sempre elettrici che ora stazionano nel deposito di Trastevere.
Lo scorso maggio, infatti, Atac ha pubblicato un bando da oltre 10,8 milioni per il cosiddetto revamping ma il procedimento non si è ancora concluso.