Roma

Atalanta-Lazio, scontri a Ponte Milivio: 5 “Irriducibili” arrestati e 3 Daspo

Sono 5 i tifosi della Lazio arrestati prima della finale di Coppia Italia per gli scontri di Ponte Milvio, 3 “daspati” dalla Polizia di Stato

Atalanta-Lazio, scontri con la Polizia a Ponte Milvio prima delle finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico: 5 tifosi biancocelesti arrestati e 3 Daspo per tifosi atalantini. Denunciati anche 5 venditori abusivi.

 

Sono 5 in totale, i tifosi appartenenti agli “Irriducibili” della Lazio, arrestati ieri dalla Polizia di Stato in occasione dell’incontro di calcio disputatosi allo Stadio Olimpico. I primi due, ultrà laziali fermati nel pomeriggio nei pressi della sede storica degli Irriducibili della Lazio, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, per “possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive”. Altri 3 tifosi invece, sono stati intercettati e arrestati per i disordini che si sono verificati a Ponte Milvio dove è stata incendiata con una torcia un’ autovettura della Polizia di Roma Capitale. Per 4 di questi è stata proposta l’emissione del provvedimento del Daspo mentre per uno, risultato già daspato è stato proposto l’aggravamento della misura.

Tre, per ora, i provvedimenti di “Daspo” notificati: il primo, della durata di 5 anni, è stato notificato ad un tifoso atalantino che, nel settore distinti Sud Ovest, in evidente stato di ebbrezza alcolica, dopo aver infastidito altri tifosi, al sopraggiungere degli agenti della Polizia di Stato, ha dato in escandescenza opponendo resistenza al controllo tanto da causare la caduta dagli spalti di un agente e la contusione alla mano di un secondo operatore di Polizia. L’uomo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni. Un altro tifoso atalantino è stato “daspato” invece per 5 anni con obbligo di firma e denunciato per aver scavalcato il cancello separatore ed essere entrato all’interno del campo di calcio. E’ una donna invece, la terza ad essere stata “daspata” per la durata di 3 anni. Questa, in stato di ebbrezza alcolica, ha iniziato a dare in escandescenza aggredendo uno steward ed altri tifosi presenti sul posto. Quando sono intervenuti i poliziotti, questa ha aggredito anche uno di questi. Al termine degli accertamenti, è stata denunciata per “ violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive”.

Denunciate invece dagli Agenti della Polizia di Stato della Divisione Amministrativa, 5 persone dedite alla vendita di capi di abbigliamento senza la prescritta autorizzazione. I primi tre in Lungotevere Maresciallo Cadorna mentre gli altri due in Piazzale De Bosis. Tutti sono stati sanzionati e la merce è stata sequestrata. Per uno di questi, è scattata anche la denuncia in quanto risultato inottemperante al F.V.O. emesso dal Questore di Roma.

Intorno alle 00.30, in piazzale di Ponte Milvio, una pattuglia della Polizia di Stato ha accertato che, al termine della partita, un tifoso laziale minorenne, è rimasto ferito ad una mano da un petardo che stava accendendo riportando la perdita della falange. Ricoverato d’urgenza in ospedale in attesa di intervento chirurgico. Proposto anche per lui il provvedimento del “Daspo”.

Nei giorni scorsi invece, a 10 anni dal primo Daspo, dopo ripetute violazioni commesse in Italia e all’estero, a N.V.A è stata applicata la misura della Sorveglianza speciale di P.S.. Ha 28 anni l’ultras laziale appartenente al gruppo degli “Irriducibili” e vicino agli ambienti di Forza Nuova che per 2 anni non potrà lasciare il comune di residenza ed è obbligato a restare nella propria abitazione dalle 9 di sera alle 7 di mattina. Il primo Daspo è arrivato nel 2009, dopo gli scontri nel derby capitolino; negli anni successivi saranno 7 i provvedimenti di aggravamento della misura, non ultimo quello del 2018, quando N.V.A., nello stadio di Wembley, durante l’amichevole Inghilterra-Italia, espose una bandiera con la scritta “no ius soli”. L’episodio che ha portato alla proposta da parte della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Roma e successiva emissione della più incisiva misura di prevenzione da parte del Tribunale di Roma è del febbraio scorso, quando N.V.A. è stato individuato come uno dei responsabili del ferimento di alcuni tifosi spagnoli, avvenuto nel rione Monti, venuti nella capitale per assistere all’incontro di Europa League Lazio-Siviglia. Nel decreto di Sorveglianza Speciale di P.S. l’ N.V.A viene definito “responsabile di reiterati episodi di violenza connessi allo svolgimento di competizioni calcistiche della Lazio”. La misura gli è stata notificata dagli stessi agenti della Questura di Roma.