Ater sul baratro, stop agli stipendi:65 mln di Imu da pagare entro fine luglio
La grande crisi delle case popolari romane: sull'orlo della bancarotta
Ater sull'orlo della bancarotta: a farne le spese sono i dipendenti che questo mese non sono stati ancora retribuiti.
"Per la prima volta nella storia, ai dipendenti dell'Ater di Roma non sono stati pagati gli stipendi" – commenta Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d'Italia - "Questo è il risultato di una gestione scellerata, portata avanti sotto lo sguardo compiacente della Regione Lazio. Ora siamo arrivati al braccio di ferro tra i vertici dell'Azienda, che chiedono alla Regione di garantire la prima rata da 200 milioni del maxi debito Ater con Equitalia, e il presidente Zingaretti, che aveva detto di non voler intervenire”.
La crisi dell'Ater è una questione nazionale, come ricorda l'Azienda Territoriale per l'Edilizia della provincia di Roma, che entro lunedì 31 luglio dovrà saldare il debito di 65 milioni per il mancato versamento di Imu e Ici da parte delle passate gestioni. Un saldo pesante per le casse dell'azienda che si occupa di case popolari e che punta il dito contro Regione Lazio, Campidoglio e Governo. Se sugli alloggi destinati alle famiglie in difficoltà pesa la riscossione dell'Imu, l'invenduto dei costruttori non ne è, invece, gravato e lo sottolinea a gran voce l'Unione Inquilini. “Ater Roma possiede circa 50mila alloggi, su un totale di circa 800mila alloggi a livello nazionale, un parco alloggi che va preservato da spinte privatizzatrici, tenuto conto che sono ben 650mila le famiglie a livello nazionale che sono collocate nelle graduatorie per una casa popolare”, si legge in una nota di Unione Inquilini che attacca duramente “Se la Regione e il Governo lasciano affondare l’Ater di Roma, significa che vi è l’intento politico strategico regionale e nazionale di affossare l’intervento pubblico e sociale nel settore abitativo”.