Attacco all'acquedotto. Rubati 3mila chili di rame
Hanno sottratto 3240 chili di rame dall'impianto "Acqua Vergine" di via Collatina, rischiando di lasciare migliaia di famiglie romane senz'acqua potabile. Per questo, quattro cittadini albanesi sono stati arrestati la notte scorsa dai carabinieri del Nucleo Radiomobile e giudicati, oggi, per direttissima dai giudici del tribunale di piazzale Clodio, con l'accusa -contestatagli dal pm Paolo Auriemma- di rapina. I magistrati dell'ottava sezione, convalidato il fermo, hanno emesso un ordinanza di custodia cautelare in carcere per gli indagati. Ad evitare l'interruzione del servizio idrico è stato il sistema supplementare di erogazione elettrica, scattato dopo che i quattro avevano sottratto il rame (per un valore di cinquantamila euro) da undici tralicci elettrici. Stando al capo di imputazione gli albanesi sarebbero entrati con due furgoni e una automobile, nella zona dell'impianto di proprietà dell'Unità patrimonio e sorveglianza della "Acea Ato spa", forzando il cancello di ingresso. Poi, una volta caricata la refurtiva e ormai in fuga avrebbero tentato di speronare le due autopattuglie dei Carabinieri al loro inseguimento.