Roma

Attentato di Nizza: le religioni unite dichiarano guerra al fondamentalismo

A Fara in Sabina l'incontro tra i rappresentanti buddisti, islamici e cristiani: “Fondamentalismi tradimento di ogni valore”

"I fondamentalismi sono il tradimento di ogni valore religioso": questa la risposta alle inquietudini risvegliate dagli ultimi gravi atti di terrorismo fondamentalista in Francia a Nizza, che è emersa dall'incontro organizzato sabato a Fara in Sabina tra i rappresentanti di religioni diverse come buddismo, islamismo e cristianesimo.

Nel webinar in diretta Facebook intitolato “Oriente-Occidente: orizzonti di luce”, il promotore dell'incontro, il Maestro Zen Gianfranco Gentetsu Tiberti, allievo diretto del Patriarca del Buddhismo Zen Rinzai, Hozumi Gensho Roshi, si è confrontato con l'Imam Yahya S. Y. Pallavicini della Moschea al-Wahid di Milano e il Prof. Gianluca Marletta, saggista proveniente dalla Pontificia Universitas Lateranensis. All'iniziativa, sponsorizzata dal Comune nell'ambito delle attività culturali “Fara in Sabina, città della spiritualità”, dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Rieti, hanno portato il loro saluto il sindaco di Fara in Sabina Roberta Cuneo e il vicepresidente di Asi, Emilio Minunzio che ha posto l'accento sull'alto valore culturale di queste iniziative che si incastonano perfettamente all'interno delle numerose attività Asi che hanno come filo conduttore il miglioramento dell'individuo, sotto tutte le sue forme compreso il miglioramento spirituale.

Il Maestro Tiberti, rispondendo a una domanda di un partecipante al webinar, ha detto: “Dopo vent'anni di esperienza di dialogo religioso, posso dire che questo dialogo è fondamentale per orientare le persone di ogni nazione sul fatto che una delle principali aspirazioni di ogni religione è quella verso la pace. Quindi non trova fondamento ogni interpretazione del fenomeno religioso che sfoci verso la violenza, anzi possiamo dire che i fondamentalismi sono il tradimento di ogni valore religioso”.

L'Imam Pallavicini ha replicato: “Il dialogo non è fine a se stesso, serve a riscoprire finalità condivise rispettando le diverse identità, per raggiungere una pace non solo sociale ma di apertura spirituale interiore. La fratellanza è il dialogo tra fratelli che aiuta ad uscire dai proprio monologhi, fatti di orgoglio o di arroganza intellettuale, un dialogo spirituale verticale, verso un senso di pacificazione che, con grammatiche differenti, è l'essenza di ogni messaggio religioso. Il miracolo è quello di scoprire un'unità nelle diversità, rispettando le diversità come vie verso un principio assoluto superiore presente nel cuore di ogni creatura”.