Roma

Attivisti acqua pubblica illusi e traditi. Manifesto contro l'M5S

Lunga nota di contestazione alle promesse e i proclami non rispettati della Giunta Raggi

Attivisti per l'acqua pubblica illusi e traditi, manifesto anti M5S: “In Campidoglio clima repressivo”.

 

Non termina l'infinita protesta del Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua, ex Rialto, che nella giornata di martedì aveva provato ad occupare la scalinata del Campidoglio. E' stata infatti un'intera giornata dedicata alla festa per la vittoria del referendum, ormai datata sei anni fa.ma anche una giornata di protesta, contro le promesse e il proclami mancati dell'M5S. Contro la mancanza di chiarezza sul tema Acea Ato 2 S.p.A., le cui quote starebbero per essere cedute dal Comune. Ecco il “manifesto”  degli attivisti offesi e traditi dall'Amministrazione Raggi: “Ieri a Roma abbiamo vissuto una giornata di lotta e di festa per ricordare che 6 anni fa abbiamo vinto un referendum e indietro non si torna.
Un giornata iniziata con un grave atto dei consiglieri del M5S di Roma che non si sono presentati alla seduta della Commissione Trasparenza, facendola così saltare, in cui si dovevano discutere 2 interrogazioni: una sul finto bando costruito ad hoc per il Forum Acqua il giorno prima dello sgombero del 9 maggio e l'altra sulla mancata attuazione della delibera 40/2004 che da 13 anni prevede il trasferimento delle realtà del Rialto in un altro stabile a Porta Portese.
Un segnale di evidente difficoltà ma anche di mancanza di rispetto per la democrazia e la "reale" trasparenza, soprattutto perché proveniente da coloro che professavano di voler trasformare il Campidoglio in un palazzo di vetro ...

La giornata è proseguita con un'azione comunicativa in Piazza del Campidoglio per ribadire alla Giunta Raggi che l'acqua non si vende e che non si può permettere di cedere le quote di Acea Ato 2 S.p.A..
Gli attivisti che stavano srotolando due striscioni e il bandierone per l'acqua dalle scalinate della piazza sono stati violentemente aggrediti con spintoni dalla polizia e vigili urbani e trascinati via di forza. Questo il video che testimonia l'aggressione.
Tutt* sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.

Non soddisfatta la polizia ha minacciato di portare in commissariato alcun* attivist* e per finire ha comunicato che la manifestazione in Piazza Campo de' Fiori, già autorizzata da oltre una settimana dalla Questura, veniva vietata. Sostanzialmente per punizione dopo l'azione in Campidoglio.
Non contenta la Questura ha diffuso un comunicato in cui si mistifica completamente la realtà. Infatti, si afferma, in maniera falsa e tendenziosa, che le/gli attivist* avrebbero forzato un cordone di polizia nel tentativo di occupare il palazzo del Campidoglio e per questo sarebbero stati respinti dalle forze dell'ordine. Inoltre, si aggiunge un'altra falsità ovvero che la manifestazione in Campo de' Fiori non si è più svolta.
Video, foto e centinaia di persone possono testimoniare che tutto ciò non corrisponde minimamente al vero.
A chi giova far salire la tensione?
Ciò, purtroppo, è solo un ulteriore dimostrazione del clima repressivo che si vive a Roma come nel resto del paese.
E' un fatto di assoluta gravità anche perché conseguenza diretta dell'involuzione autoritaria che sta subendo l'Amministrazione Raggi la quale di fatto copre le spalle, se non istiga azioni repressive su diversi fronti.
Evidenza ne è il silenzio assordante della maggioranza 5S e della Giunta rispetto a quanto accaduto e anche nel merito della denuncia sulla volontà di vendere le quote di Acea Ato 2.

Contemporaneamente tante altre persone si sono date appuntamento davanti al Rialto per una serie d'interventi musicali e non solo. Poi si sono spostati in corteo verso Campo de' Fiori (questo il video).

Dopo un lunga trattativa con la Questura si è riusciti a far ritirare il divieto e la manifestazione a Campo de' Fiori ha potuto svolgersi come da programma.
E' iniziata quindi la festa e così hanno preso il via i tanti interventi di quegli artisti che negli anni hanno sempre sostenuto la battaglia per l'acqua bene comune”.