Autodemolitori, la Regione scarica il Comune. Montanari incontra gli operatori
L'ira della Regione Lazio: "Baste delegare ad altre istituzioni le responsabilità di governo locale"
Caos autodemolitori, la protesta degli sfasciacarrozze romani scontenti paralizza la via Cristoforo Colombo. È scontro totale Regione Lazio-Comune.
Attimi di tensione durante l'ennesimo sit-in degli operatori del settore, da giorni in agitazione dopo lo "stop" all'attività di demolizione e alla richiesta di delocalizzazione dalla città richiesta dal Comune. Un uomo si è infatti arrampicato in cima ad una impalcatura, zona piazza dei Navigatori, minacciando di gettarsi nel vuoto o di tagliarsi le vene. A mediare con gli autodemolitori l'assessore alla sostenibilità di Roma Pinuccia Montanari, durante un incontro andato in scena nel pomeriggio di lunedì.
Una situazione non più tollerabile dalla Regione Lazio, più volte presa d'assedio e circondata da camion, che attraverso una nota sottolinea la propria estraneità e richiama il Comune a prendersi le proprie responsabilità, interrompendo quel botta e risposta che ormai caratterizza ogni tema comune: "La Regione non ha alcuna responsabilità nei processi autorizzativi e nella delocalizzazione delle attività di autodemolizione - si legge nella nota - La competenza in materia è strettamente comunale: questa attribuzione, infatti, deriva dalla legge regionale 27/1998, con cui viene affidata ai Comuni del Lazio, compreso Roma Capitale, la delega sugli impianti di autodemolizione che operano nel proprio territorio. La Regione è sempre disponibile a fornire collaborazione e supporto, compatibilmente con le proprie funzioni di coordinamento e pianificazione, ma non è accettabile il continuo tentativo di trasferire e demandare ad altre istituzioni le responsabilità di governo locale".