Autodemolitori: scontro Regione Comune. Sfasciacarrozze paralizzano la Colombo
Protesta degli autodemolitori senza lavoro sotto la sede della Regione Lazio: carri attrezzi in piazza
Comune e Regione di nuovo ai ferri corti sulla vertenza autodemolitori. E nel frattempo gli sfasciacarrozze senza lavoro protestano con i carri attrezzi sulla Colombo.
Martedì 24 luglio è previsto un incontro tra i capigruppo delle forze politiche e i rispettivi consiglieri comunali con l’assessore alla sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari.
Si tratta di “una riunione resa possibile dal ritiro delle mozioni delle minoranze in Assemblea Capitolina in merito alla vertenza - dichiara su Facebook il consigliere M5S Giuliano Pacetti - Non posso che esprime la mia soddisfazione e al contempo ribadire che serve un'assunzione di responsabilità della Regione Lazio in questa vicenda. Se ci saranno le condizioni, porteremo in aula questo documento”.
“Il ritiro è avvenuto al termine di una riunione dei capigruppo in cui abbiamo fortemente ribadito il ruolo essenziale della Regione Lazio in questa vicenda – commenta la Montanari - Ribadiamo la nostra linea che vede nella Regione Lazio un soggetto istituzionale assolutamente fondamentale per arrivare a quella soluzione definitiva alla quale Roma Capitale sta lavorando senza sosta con grande serietà e senso di responsabilità. L'incontro avverrà dopo la riunione che si terrà lunedì 23 luglio presso il Ministero dell'Ambiente per valutare le problematiche relative alle autorizzazioni”.
Tutte balle per la consigliera PD Ilaria Piccolo: “Smentisco categoricamente le parole dell'assessora Montanari. Il Pd, come gli altri gruppi di opposizione, ha ritirato la propria mozione sugli autodemolitori in virtù di un percorso prospettato di incontri con i tecnici e con i rappresentanti della categoria. Un percorso condiviso con la maggioranza che doveva portare a una soluzione. Ma certo le parole bugiarde e scorrette dell'assessora ora impongono una riflessione. Probabilmente con questa maggioranza non è possibile avviare alcun dialogo, né lavorare nel rispetto dei ruoli su soluzioni condivise.”