Autostrada San Giovanni, dietrofront M5S: via il cemento spunta il travertino
Sui social esplode la polemica: le prove dell'attacco al decoro del quartiere in stile piemontese
Autostrada San Giovanni, il Comune di Roma fa dietrofront. Via il cordolo in cemento, la corsia riservata a bus e tram sarà protetta da un elegante cordolo in travertino a salvaguarda dello stile e dell'architettura della via.
Ad annunciare la decisione che tutela il profilo del quartiere e coniuga l'esigenza di garantire il percorso protetto ai mezzi pubblici è lo stesso presidente della Commissione Trasporti Enrico Stèfano sulla sua pagina Facebook e in risposta all'articolo di affaritaliani.it del 3 aprile che denunciava il progetto scellerato di posare 300 metri di cordolo in cemento e di deturpare il paesaggio trasformando via Emanuele Filiberto in un'autostrada urbana.
La propaganda via social
Il dietrofront viene propagandato così da Stéfano: “Voglio tranquillizzarli, su via Emanuele Filiberto non ci sarà assolutamente nessun "new jersey", non lo abbiamo mai pensato e non so dove abbiano preso informazioni del genere. Ci saranno invece cordoli in travertino ben fatti, sul modello di V.le Trastevere (anche questo guarda caso realizzato su modello "piemontese"). Tra l'altro proprio io durante la riunione della scorsa settimana sul tema (della quale ho pubblicato il resoconto sulla mia pagina) ho suggerito ai presenti di usare materiali di pregio vista l'importanza dell'area e il fatto che abbiamo stanziato a bilancio fondi sufficienti per questo tipo di opere. Segno che magari, sempre riprendendo le parole usate da affaritaliani.it le mie giornate passate "a cercare di capire le regole base della mobilità pubblica e privata" negli uffici di Atac e Agenzia, non sono proprio inutili”.
Il post con il quale annunciava il "cemento"
Peccato però che lo stesso consigliere-portavoce Stéfano in un suo post dello scorso 28 marzo (del quale si allega lo screen shot a documentazione) scriveva di suo pugno a proposito del progetto di aumento delle corsie preferenziali in città: “Per la protezione abbiamo i progetti pronti riguardo Via Emanuele Filiberto (cordolo in cemento), via Principe Eugenio/Napoleon III (protezione mediante paletti)... “.
Tertium non datur, la figuraccia
Delle due l'una: o il presidente della Commissione Trasporti ha mentito nel post in cui si rispondeva all'articolo di denuncia del cordolo in cemento, oppure gli studi di trasporti ai quali si sottopone giustamente per impadronirsi di una materia complessa, resa ancora più complessa dalla città in cui teorie trasportistiche e speranza civiche si tentano di applicare, hanno prodotto i loro frutti e, al cemento, è stato sostituito il travertino che ben si adatta al quartiere e ai colori della città e che consentirà alla Conferenza dei servizi di ottenere il via libera da parte delle Soprintendenze. Visto il primo post e la risposta piccata all'articolo-denuncia, una terza via per spiegare il passaggio dal cemento armato al travertino sarà difficilmente spiegabile.
Qualcuno avvisi il sindaco Raggi
Prendiamo atto della buona volontà di Stèfano e confermiamo come sempre il totale appoggio a iniziative che tutelino il trasporto pubblico, rigorosamente coerenti con il decoro e la storia della città. E' bene che Stèfano metta al corrente i suoi seguaci facebook del ripensamento, financo il sindaco Raggi che sempre sulla pagina social applaudiva alla replica del consigliere stesso, in spregio alla funzione di denuncia che hanno i giornali liberi e i giornalisti liberi. Concetto difficile da comprendere ma come per il cordolo il tempo è galantuomo.
Il mistero dei vigili missing
Sia consentita al cronista un'annotazione: è bene che il Comune spieghi il motivo per cui si è deciso di passare dalla corsia preferenziale delimitata dalle strisce al cordolo In travertino): per ben 30 giorni consecutivi in via Emanuele Filiberto è stata presente un pattuglia dei Vigili Urbani a protezione della corsia. Ed è andata benissimo, sino a quando i vigili di buon mattino sono spariti ed è ricominciato il caos. Giusto mettere il cordolo, ma sarebbe coerente anche spiegare perché i vigili si sono eclissati come sempre in totale autonomia. La frase è di rito: chi controlla i controllori?