Aviaria, focolaio a Tivoli: scatta l'allarme. Censimento per polli e galline
Delimitata la zona dove si sono registrati i casi di malattia
Polli e galline malati di aviaria: il sindaco di Tivoli ha disposto il sequestro dell'allevamento a consumo privato dove è stata riscontrata la presenza del virus.
Sono subito scattate le misure previste per limitare che il contagio si diffonda e venga a interessare anche pollai e allevamenti commerciali intensivi. Il caso, registrato a inizio novembre, ha messo in allerta il personale del servizio veterinario che ha delimitato il focolaio, bloccando l'ingresso nell'area interessata a persone e veicoli e monitorando le prime operazioni di bonifica.
Il 9 novembre il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha emesso una specifica ordinanza per le misure sanitarie straordinarie, fissando una zona di protezione con un raggio di 3 chilometri e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 chilometri dal focolaio. Chi risiede a meno di 3 chilometri dal pollaio interessato dall'episodio di aviaria e possiede volatili, deve tenere un registro dei visitatori, che si dovranno sottoporre a procedure di disinfezione. Sopra i 10 chilometri dal focolaio, rimane comunque vietato il trasporto di uccelli.
A tutti i possessori di pollame, inoltre, è stato richiesto di comunicare il luogo di detenzione, il numero e le specie possedute al comune di Tivoli, compilando il modello disponibile sul sito della Asl Roma 5 in modo da effettuare un censimento.
L'influenza aviaria è un'infezione virale altamente contagiosa causata dai virus della famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenza-virus A. I volatici acquatici costituiscono un importante serbatoio di questi virus mentre polli e tacchini rappresentano le principali specie di interesse economico ad essere colpite dalla malattia.
Benché sia una malattia altamente contagiosa nei volatili, il virus si trasmette agli umani solo raramente e in presenza di un contatto diretto con animali e materiali contaminati o aerosol infetti.