Baby rapinatori erano il terrore del Salario: inchiodati dalla passione social
Picchiavano e rapinavano, sono finiti in carcere perché traditi dai social
Arrestati i rapinatori divenuti da circa un anno il terrore del quartiere Salario- Trieste.
I due 21enni, uno di origine marocchine l’altro di Cuba, residenti a Roma, agivano nei pressi di istituti scolastici o nei luoghi abituali di aggregazione dei giovani.
Una volta arrestati sono stati però riconosciuti autori anche di altri fatti simili dagli agenti dei Commissariati della Polizia di Stato di Trevi e San Basilio.
I Carabinieri sono arrivati ad individuarli grazie ad un’azione investigativa che ha visto l’utilizzo oltre che delle telecamere della zona, anche dei social dove sono emerse molte informazioni sugli indagati.
Numerose le denunce a loro carico ma per ora i due indagati, con precedenti penali, sono ritenuti colpevoli di 3 rapine ai danni di 4 ragazzi minorenni, oltre che di un episodio di pestaggio.
Agivano con spregiudicatezza e arroganza e, una volta puntata la vittima la denigravano e la offendevano e spesso la picchiavano.
Un derubato ha denunciato di essere stato ripetutamente schiaffeggiato, un altro di esser stato preso a pugni e di aver riportato la frattura delle ossa nasali.