Bambin Gesù, il vademacum per le neo-mamme: tutto ciò che si deve sapere
Crescita, peso, vaccinazioni e pappa: la guida per i primi 12 mesi di vita
Quanto deve pesare il neonato, quanto deve crescere ogni mese, quali sono gli appuntamenti consigliati con il medico e quando vanno fatte le vaccinazioni: il vademecum del Bambin Gesù aiuta le neo-mamme nel primo anno di vita del bambino.
L'ospedale pediatrico romano viene incontro alle esigenze delle famiglie alle prese con la nascita del primo figlio, aggiornando costantemente i genitori sui parametri di sviluppo del neonato per monitorare la corretta crescita del bambino e aiutare le madri grazie a un diario di viaggio aggiornato e scientifico. Le tappe raccolte nel vademecum sono quattro: suddivise per i diversi periodi di crescita fino allo scadere dei 12 mesi dalla nascita, si possono trovare nel nuovo numero del magazine digitale “A scuola di salute”.
Il primo anno di vita è scandito in un calendario redatto dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Si parte dai dati sul peso del neonato, che alla nascita dev'essere incluso tra i 2.500 e i 4.500 grammi. Nel corso delle settimane, il bambino crescerà di circa 20-30 grammi al giorno.
Per legge tra le 48 e le 72 ore di vita - in genere prima della dimissione dall'ospedale - si effettua lo screening neonatale. Si tratta di una puntura eseguita sul tallone del neonato e consente di diagnosticare precocemente alcune malattie ereditarie che interessano il metabolismo.
Un occhio di riguardo è riservato anche alle madri: quasi l’80% delle puerpere pochi giorni dopo il parto accusa stati di malinconia e tristezza, che vengono superati senza bisogno di cure dal 90% delle donne. Il 10% di loro, però, arriva a manifestare la depressione post-partum, curabile con la psicoterapia o terapia farmacologica.
I movimenti del neonato si sviluppano col passare delle settimane, quando i cosiddetti “riflessi arcaici” - le risposte automatiche del corpo – vengono meno. Nei primi giorni il bambino tende ad afferrare qualunque oggetto si trovi a contatto con le sue mani, poi incomincia a scegliere ciò che vuole o non vuole toccare.
Durante il primo mese di vita il bambino dorme dalle 16 alle 18 ore al giorno e può nutrirsi al seno con il latte materno già poco dopo il parto: il numero delle poppate varia tra le 8 e le 12 nell’arco della giornata. Il neonato comunica soprattutto attraverso il pianto le proprie esigenze, dalla fame al lamento per le coliche gassose. Quest’ultime colpiscono circa il 10% dei bambini nei primi mesi di vita. Nel primo trimestre un lattante sano cresce in media 25-30 grammi al giorno e va pesato una volta alla settimana, ricorda il Bambin Gesù.
Anche la vista del bambino si sviluppa col tempo: al momento della nascita la visione è periferica e solo intorno ai 2 mesi migliora la messa a fuoco, cominciando a vedere i volti nel dettaglio.
Dai 3 mesi aumentano la curiosità e la voglia di scoprire il mondo, che lo esporranno ad alcuni piccoli pericoli domestici, tra cui quello delle infezioni. Per questo – ricordano i medici - sarà fondamentale non lasciarlo mai incustodito e rispettare il calendario vaccinale, che al terzo mese prevede la vaccinazione esavalente e quella contro il pneumoccocco.
Verso i 6 mesi il bambino riuscirà anche a stare seduto da solo e porterà gli oggetti da una mano all’altra, abbandonando gradualmente la simbiosi con la mamma e incominciando lo svezzamento. Questo è anche il periodo in cui compaiono i primi denti, accompagnati da dolore gengivale e spesso da una piccola febbriciattola. Il Bambin Gesù consiglia di aiutarlo con un dito oppure con anelli di gomma e uno spazzolino morbido a far spuntare i primi denti.
A 12 mesi il bambino comprende circa 100 parole in media e inizia ad articolare i primi suoni, che vanno dal gorgheggio al vocalizzo che fa emergere le prime sillabe riconoscibili. Già intorno agli 8 mesi, però, comincia a distinguere i volti familiari da quelli estranei: fino ad un anno e mezzo svilupperà ansia da separazione dalla madre, scappando o piangendo di fronte ad estranei. In questo periodo – si legge nel vademecum dei medici del Bambino Gesù - si continuerà ad allattare al seno, ma nel menù saranno presenti formaggio, carne e verdure cotte.
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