Roma
Bambina saharawi con malformazione al palato salvata al Policlinico Gemelli
La bimba era affetta da palatoschisi: una rischiosa malformazione che crea problemi di deglutizione e respirazione
La bambina, Yamila, nata da poco più un anno e originaria del Saharawi, è stata operata al Policlinico Gemelli dove l’équipe di Chirurgia maxillo-facciale l'ha salvata dalla malformazione da cui era affetta: un buco nel palato che collega la bocca e la cavità nasale con il rischio di inalare il latte e il cibo e la conseguente compromissione della respirazione, della deglutizione con il pericolo di sviluppare polmoniti da ingestione alimentare.
Yamila è nata con una malformazione del palato in un campo profughi del deserto del Saharawi, una regione del Sahara occidentale a sud del Marocco e dell'Alegeria e, affetta da palatoschisi, un buco nel palato che mette in comunicazione la bocca con le cavità nasali, creando problemi di deglutizione, di respirazione, di fonazione, esponendola al rischio di inalare il latte e il cibo, col pericolo di sviluppare polmoniti ‘ab ingestis’, è stata operata al Policlinico Gemelli di Roma.
L'operazione il successo al Gemelli
Al Policlinico Gemelli, che da anni collabora con la onlus “Emergenza Sorrisi” creando un ponte umanitario volto alla cura delle malformazioni come quella di Yamila, la bimba è stata affidata alle cure dell’Uoc di Pediatria, diretta dal professor Giuseppe Zampino, associato di Pediatria generale e specialistica all’Università Cattolica, per poi essere sottoposta all'operazione dall’équipe della Uoc di Chirurgia maxillo-facciale del Policlinico. Subito dopo l'intervento, eseguito dal dottor Fabio Massimo Abenavoli e dal dottor Enrico Foresta, la bimba è stata affidata alle cure del reparto Pediatria, per poi essere dimessa in tempi brevi.
Abenavoli, “Grazie anche alle autorità che hanno permesso a Yamila di arrivare a Roma”
“Desidero ringraziare la fondazione Policlinico Gemelli Irccs con la quale collaboriamo dal 2015 - sottolinea il dottor Fabio Massimo Abenavoli, chirurgo plastico e maxillo-facciale, presidente e fondatore di Emergenza Sorrisi - e che ci dà la possibilità di poter aiutare pazienti in grave difficoltà, che non possono essere trattati nei loro Paesi. Ringrazio anche le autorità consolari che hanno concesso i visti e le autorizzazioni per raggiungere Roma e i medici e infermieri che hanno partecipato a questa bellissima avventura”.
Moro, “Con Emergenza Sorrisi un'importante progetto umanitario”
“Teniamo molto a mantenere viva questa collaborazione con ‘Emergenza Sorrisi’ – afferma il professor Alessandro Moro, direttore chirurgia maxillo-facciale, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, associato di Chirurgia maxillo-facciale all’Università Cattolica – avviata già da diversi anni e che abbiamo ripreso, dopo la battuta d’arresto dovuta al Covid. Siamo molto lieti di tornare a dare il nostro contributo a questo progetto umanitario”.