Roma

Bambini ucraini accolti a scuola, i presidi di Roma: "Mancano le classi"

Il presidente Rusconi al Comune di Roma: "Per accogliere i bambini profughi abbiamo bisogno di più spazi e docenti"

I presidi di Roma e Lazio confermano la disponibilità nell'accogliere studenti ucraini fuggiti dalla guerra nelle scuole, ma lanciano un appello a Comune e Regione: "Mancano le classi e i docenti".

I presidi di Roma e Lazio offrono la massima disponibilità nel collaborare con le Asl per contribuire alle vaccinazioni, ma chiedono una maggiore collaborazione alle istituzioni per trovare spazi e personale docente per gestire il sovraffollamento delle classi e scuole.

Decine di ragazzi ucraini accolti nelle scuole

L'appello viene lanciato da Mario Rusconi, Presidente dell'Anp Roma che, all'Adnkronos, dichiara: "Le scuole di Roma e del Lazio già da qualche giorno stanno accogliendo decine di bambini e ragazzi ucraini che, scappando dalla guerra nel loro paese, trovando rifugio nella nostra regione hanno la possibilità di continuare a studiare"

In molte scuole presenti bambini scappati dalla guerra in Siria e Afghanistan

Non è la prima volta che le scuole romane spalancano le porte a bambini profughi, come spiegato da Rusconi: "Sono molti i docenti nel Lazio adeguatamente formati ad accogliere e insegnare a studenti che arrivano da zone del mondo disagiate o da paese in cui ci stanno conflitti. Ad esempio diverse scuole a Roma sono frequentate da bambini afghani o siriani”.

Covid, risalgono i contagi in classe

“In questo momento - afferma Rusconi - ci desta un po’ di preoccupazione, se gli arrivi nella nostra regione dovessero essere massicci, la situazione sanitaria poiché con la risalita dei contagi Covid e la presenza di molti bambini e adulti ucraini non ancora vaccinati si potrebbe aggravare il fenomeno pandemico. Per questo siamo pronti a dare il nostro contributo di collaborazione alle Asl che comunque al momento stanno garantendo il monitoraggio sanitario degli arrivi sia a Roma sia in tutto il Lazio”.

Rusconi: "Evitiamo le classi pollaio"

“Agli enti locali - prosegue Rusconi - chiediamo maggiore collaborazione nel trovare soluzioni di spazi da adibire come classi scolastiche, altrimenti potremmo trovarci nella situazione di un ulteriore sovraffollamento delle già classi 'pollaio' delle scuole di Roma e Lazio. Stiamo per concludere il corrente anno scolastico ma dobbiamo già da ora pensare a quello prossimo, in modo da poterlo iniziare garantendo la massima tranquillità agli studenti, alle famiglie e agli insegnanti”.

Rusconi quindi ha aggiunto: “All’ufficio scolastico regionale chiediamo di tener conto anche di questa nuova situazione quando formulerà gli organici del personale Ata e quelli degli insegnanti, perché molto spesso le scuole si trovano a lavorare sottorganico. L’accoglienza nelle scuole per funzionare, senza compromettere la qualità formativa degli studenti, necessita di infrastrutture adeguate, docenti e personale negli uffici amministrativi. A giorni, inoltre, avremo un incontro di lavoro con i responsabili del comune di Roma e della città metropolitana per affrontare, tra gli altri, anche i problemi dell'accoglienza degli studenti ucraini".

Presidi Lazio: "In contatto con Anci per garantire la migliore accoglienza"

Della stessa idea anche Cristina Costarelli, presidente Anp Lazio, che ha dichiarato: "Ci metteremo in contatto anche con Anci e Upi regionali per concordare una serie di misure organizzative che consentano alle scuole della nostra regione di venire incontro nel migliore dei modi alle necessità degli studenti fuggiti dall'Ucraina, che troveranno nei nostri istituti scolastici docenti e compagni di studio disposti ad accoglierli con professionalità ed affetto".