Bambino Gesù, “Fermate l'ospedale mostro a Palidoro”. L'appello ambientalista
Fai, Italia Nostra, Lipu e Wwf dicono no al progetto di ampliamento dell'ospedale dei bambini sul litorale nord di Roma
Ambiente contro salute: l''ospedale dei bambini contro la riserva del Litorale Romano. Si consuma a colpi di lettere e denunce la “guerra santa” di Fai, Italia Nostra, Lipu e Wwf contro l'ampliamento della sede di Palidoro dell'ospedale Bambino Gesù
In mezzo come un materasso, imbarazzato per eventuali no al progetto e cosciente dei rischi “penali” in caso di cantiere, c'è il Comune di Fiumicino al quale lo scorso 17 settembre è arrivata l'ennesima lettera-diffida degli ambientalisti che chiedono a gran forza una revisione del progetto per l'evidente “impossibilità di costruire” prevista dal Piano di gestione della riserva statale.
Visto che uno dei protagonisti della querelle è il Vaticano e che l'ospedale Bambino Gesù gode di un'intoccabilità etica per la funzione svolta, stavolta persino gli ambientalisti ostentano sì fermezza ma anche una grande prudenza. E scrivono: “Non mettiamo in dubbio che l’ospedale svolga una funzione irrinunciabile per il suo ruolo di presidio medico pediatrico prezioso per il territorio. Ma sarebbe proficuo per l’ambiente e per i pazienti inserire il potenziamento della struttura in ambito urbano, in una situazione di buon collegamento attraverso la mobilità pubblica, al di fuori di aree protette”.
La legge dice no al nuovo ospedale
Ma non rinunciano a dare battaglia e avvertono il Comune del litorale: “Le Associazioni firmatarie esprimono la loro assoluta contrarietà a tale intervento per i seguenti motivi: è previsto all’interno dell’area protetta Riserva Naturale Statale Litorale Romano (D.M 29 marzo 1996); è in contrasto con la norme di tutela del paesaggio: Art. n. 9 della Costituzione Italiana e infine, è in contrasto con Legge Galasso n. 431 del1985”.
Ecco perché no al palazzo di 6 piani
E per chi non ne fosse a conoscenza le associazioni firmatarie della lettera al Comune di Fiumicino, sintetizzano il progetto: “L’ospedale è stato realizzato in un contesto certamente insolito, appare come una cattedrale nel deserto, sicuramente scomodo per gli ammalati e per le loro famiglie, infatti la stazione di Palidoro è distante circa 4 km e per chi arriva con i mezzi pubblici ci sono attese infinite. Il progetto prevede ben sei livelli fuori terra e due volumi costruttivi, in contrasto con il paesaggio circostante e con la vocazione dell’area che è parte pregiata della Riserva Naturale Statale Litorale Romano. L’intervento previsto per alcuni tratti è a meno di 300 metri dalla linea di battigia. Interessa un’area attigua a quella dove circa 10 anni orsono, ad opera del parcheggio su due piani in cemento, è stato consumato 1 ettaro e mezzo di superfice in un’area a meno di 300 metri dalla battigia”.
Insomma, un palazzone di sei piani a 300 metri dal mare. Ce n'è abbastanza per una riflessione, ex lege prima di verificare se la fattibilità dell'opera. Il progetto di può modificare o spostare, il mare e la Riserva Naturale, no.
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