Roma
Banda dei Rolex, da Napoli a Roma a caccia di orologi preziosi: arrestati
I rapinatori presi dalla Polizia erano gli autori di 5 rapine nei quartieri Prati, Borgo e Salario-Parioli
Da Napoli a Roma per rubare Rolex: gli uomini della Squadra Mobile romana, in collaborazione con quella del capoluogo campano, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di tre rapinatori napoletani, specializzati nelle rapine di orologi preziosi ed autori di cinque episodi consumati nel 2019 nella Capitale.
In particolare gli operatori della sezione “Reati contro il Patrimonio”, che svolgono specifiche indagini volte ad identificare i soggetti che periodicamente si recano a Roma per “colpire” i possessori di orologi di marca Rolex e di elevato valore, dopo aver svolto un’accurata attività di indagine, effettuando servizi in strada con pattuglie a bordo di autovetture e moto disposte nelle zone maggiormente “battute” dai gruppi criminali, hanno individuato tre rapinatori provenienti dai Quartieri Spagnoli di Napoli.
Al termine delle investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo Reati contro il Patrimonio, è stato emesso un provvedimento restrittivo per i responsabili di cinque episodi di rapina, tutti con precedenti specifici, proprio per rapine di orologi di valore commesse in varie zone d’Italia, identificati per S.V. di 21 anni, A. S. di 26 anni e S.G. 36Enne. Attraverso una complessa attività investigativa, condotta attraverso il supporto di presidi tecnologici di localizzazione satellitare con gps, analisi dei tabulati di traffico telefonico ed individuazioni fotografiche da parte delle vittime, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica delle cinque rapine avvenute a Roma nei quartieri Prati, in Piazzale degli Eroi, in via Oslavia, in zona Borgo e Salario-Parioli e in via di Vigna Filonardi, nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e maggio del 2019.
I rapinatori, che hanno asportato orologi dal valore complessivo di oltre 100 mila euro, per portare a termine i “colpi” si servivano dell’ormai consolidata “tecnica dello specchietto”. Un complice a bordo di uno scooter danneggiava pretestuosamente il deflettore delle autovetture ferme al semaforo o in procinto di parcheggiare, mentre l'altro malvivente, non appena la vittima tirava fuori il braccio dal finestrino per risistemarlo, asportava violentemente il prezioso orologio indossato dal guidatore, per poi darsi alla fuga. In altre occasioni i malviventi si servivano invece di altre modalità, ovvero dopo aver individuato la vittima in auto, questa veniva seguita lungo il tragitto, aggredita mentre parcheggiava la propria autovettura, e dietro minaccia di morte era costretta a consegnare il prezioso orologio indossato.
Si evidenzia che il S.V. è attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano in quanto colpito da provvedimento di fermo lo scorso 9 marzo, notificato da personale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, poiché responsabile dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco ai danni della Caserma “Pastrengo” sede del Comando Provinciale del capoluogo partenopeo dei Carabinieri, avvenuta la notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo u.s., come ritorsione per l’uccisione del quindicenne Ugo Russo ad opera di un appartenente all’Arma.
Il 36enne S.G. si trova invece ristretto presso la locale Casa Circondariale di Regina Coeli in quanto lo scorso 26 maggio 2019 veniva arrestato in flagranza sempre dalla Squadra Mobile di Roma, in zona Magliana per aver rapinato mezz’ora prima nel quartiere Prati un orologio Rolex in oro. L’uomo, già conosciuto dagli agenti per essere stato arrestato sei anni fa per analoghi fatti, veniva nell’occasione braccato mentre tentava di guadagnare la fuga prendendo la Metro alla Magliana per dirigersi a Napoli, al termine di un rocambolesco inseguimento scaturito dalla rapina compiuta nei pressi di Piazza Mazzini, dopo aver abbandonato lo scooter su cui viaggiava prima di disfarsi dell’orologio.
Sono infine tuttora in corso le ricerche per rintracciare A.S., destinatario di uno dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere.
Le numerose attività di contrasto condotte dalla Squadra Mobile, nel corso degli ultimi quattro anni, hanno consentito di individuare numerose bande organizzate di rapinatori “trasferisti” provenienti tutti dal Rione Sanità e dai Quartieri Spagnoli di Napoli, che si recano a Roma prevalentemente con autovetture noleggiate o con il treno, per poi muoversi nella Capitale con gli scooter, intestati a prestanome, parcheggiati nelle varie zone da colpire. A partire dal 2016, infatti, sono state ricostruite oltre quaranta rapine e arrestate complessivamente venticinque persone, riuscendo a disarticolare ben otto distinte bande di pregiudicati napoletani specializzati nella consumazione di rapine aggravate di orologi preziosi, per un bottino dal valore complessivo di circa 600 mila euro tra “Rolex”, “Patek Philippe”, “Audemars Piguet” e “Cartier”.
Nel corso del tempo è stata redatta anche una mappatura delle rapine consumate da parte dei malviventi che, a loro volta, si spartiscono il territorio romano da “saccheggiare” a seconda del quartiere di provenienza di Napoli: le zone Eur, Torrino ed Aventino sono “battute” da soggetti provenienti dal Rione Sanità, mentre l’area Salario, Parioli, Flaminio e Prati è appannaggio dei residenti dei Quartieri Spagnoli.