Roma

Banda della Magliana, condannato a 4 anni e 3 mesi il figlio di Nicoletti

Massimo Nicoletti, figlio di Enrico, condannato per trasferimento fraudolento delle quote della Koros

Quattro anni e tre mesi di reclusione per Massimo Nicoletti, figlio di Enrico, ritenuto dagli inquirenti esponente della Banda della Magliana. E la condanna decisa dal tribunale di Roma nei confronti di Nicoletti, accusato dal pm Luca Tescaroli di trasferimento fraudolento di quote sociali al fine di eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniali o agevolare il riciclaggio.

La sesta sezione penale ha condannato inoltre a 3 anni Mario Mattei, ritenuto un suo prestanome, e a 2 anni e tre mesi Tarzan Stojanovic. Nicoletti per questa vicenda era stato arrestato dai Gico nel settembre del 2017 con l'accusa di aver trasferito quote e cariche sociali delle società Dama Investmenti 2011 srl a Mattei. per bancarotta fraudolenta Massimo Nicoletti, figlio di Enrico famoso per essere considerato il cassiere della banda della Magliana. La procura di Roma ha, infatti, chiuso l'inchiesta su Nicoletti e su altre 7 persone, atto che di norma precede la richiesta di processo per l'indagato. Secondo il pm di Roma, Luca Tescaroli, Nicoletti avrebbe «distratto» capitali pari a 340 mila euro, sottratti dal patrimonio della ”koros srl”, società dichiarata fallita dal tribunale di Roma con sentenza del 20 luglio 2017.

Nicoletti, detenuto dallo scorso settembre e coinvolto nella vicenda in quanto amministratore di fatto e socio occulto della stessa Koros, risponde anche di bancarotta fraudolenta impropria documentale per aver tenuto libri e scritture contabili “in modo da non consentire la ricostruzione del patrimonio e dei movimenti degli affari della società fallita”. Non è però l'unica inchiesta che vede coinvolto Nicoletti junior. Il figlio dell'ex cassiere della banda della Magliana è, infatti, in carcere e già a processo con l'accusa di trasferimento fraudolento di beni finalizzato a eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniale.

Ad arrestarlo gli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dal pm Luca Tescaroli.