"Basta stage a gratis". Anche a destra sostengono i comunisti - Affaritaliani.it

Roma

"Basta stage a gratis". Anche a destra sostengono i comunisti

Martedì 15 marzo la riunione plenaria della Consulta Provinciale degli Studenti di Roma ha approvato un ordine del giorno contro l’alternanza scuola-lavoro. Il documento è stato presentato dai rappresentanti del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), organizzazione che alle ultime elezioni studentesche ha ottenuto il 18% eleggendo due consiglieri di presidenza nella CPS e diversi rappresentanti. Durante i lavori dell'Assemblea Plenaria della Consulta di Roma è stato approvato con il voto favorevole del Fronte della Gioventù Comunista, di Lotta Studentesca, di Gioventù Nazionale e di Nihil Est Superius un documento proposto dal Fronte della Gioventù Comunista che richiede tutele lavorative e diritti salariali per gli studenti impegnati in percorsi di Alternanza Scuola - Lavoro.

Nel testo, approvato nonostante il voto contrario dei tre sindacati studenteschi Unione degli Studenti (cui appartiene il Presidente), Rete degli Studenti e Federazione degli Studenti (politicamente vicina al PD), si chiedono interventi diretti e maggiori tutele per gli studenti in alternanza scuola-lavoro: il riconoscimento di una retribuzione minima oraria per il tempo lavorato in azienda (60% del salario di categoria), un tetto massimo delle ore giornaliere di lavoro (4 ore), la partecipazione degli studenti alla scelta dei progetti di alternanza, che oggi compete unicamente al Dirigente Scolastico.

"L'approvazione di questo documento è l'unica presa di posizione arrivata fino ad ora da parte della Consulta romana» - affermano Francesca Palisi e Pietro Salvan, Consiglieri di Presidenza FGC nella Consulta - «La gestione di centro-sinistra si è finora caratterizzata per il suo immobilismo e la sua sostanziale sudditanza alle politiche del Governo Renzi. Riteniamo vergognoso che i sindacati studenteschi si schierino in difesa delle politiche di questo Governo, finendo per essere scavalcati dagli stessi studenti che al contrario chiedono maggiori diritti."

"Questo nuovo traguardo - concludono i Consiglieri - non arriva dal nulla, ma è il risultato di 5 mesi di mobilitazioni studentesche, dallo sciopero della scuola del 13 novembre alla manifestazione del 5 febbraio sotto l’Ufficio Scolastico Regionale. Da tempo gli studenti denunciano il vero volto dell’alternanza scuola-lavoro, che troppo spesso si riduce alla fornitura di manodopera a basso costo per le aziende, esperienza tutt’altro che formativa. La scelta della Consulta di Roma di schierarsi apertamente in favore di questa lotta non può che renderci più forti."