Roma

Belle arti, Adsi e Aba insieme per un "boost" al nostro patrimonio culturale

Il progetto punta ad essere un segnale di ripartenza dalle fondamenta culturali del Paese

Un progetto che in questa particolare situazione vuol essere un segnale di ripartenza dalle fondamenta del Paese: le giovani generazioni e le risorse culturali. L’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi) e la Conferenze dei Presidenti e dei Direttori delle Accademie delle Belle Arti (Aba) hanno siglato un protocollo di collaborazione col fine di valorizzare il patrimonio culturale privato italiano che, secondo l’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione del Ministero della Cultura, costituisce il 17% del totale.

Come dimostrato dallo studio della Fondazione Bruno Visentini, il 54% di esso si colloca nei centri con meno di 20.000 abitanti e, di questi, il 29% nei comuni sotto i 5.000 abitanti: si tratta quindi di un patrimonio -costituito da oltre 9.000 dimore e capace di generare, prima della pandemia, 45 milioni di visitatori -attraverso il quale può passare la ripartenza culturale, sociale ed economica sia dei centri urbani che delle aree interne del Paese. Con il protocollo si intende sensibilizzare le giovani generazioni sulle criticità della conservazione di un patrimonio che deve essere tramandato attraverso un’efficace tutela tanto degli edifici quanto dei giardini storici.

Si vuole inoltre concorrere alla valorizzazione di tale patrimonio come luogo nel quale i giovani possano trovare un’occupazione legata al territorio di appartenenza. Un ulteriore obiettivo è la realizzazione di un progetto pluriennale che sappia coinvolgere il pubblico,raggiungendo una platea internazionale da sempre affascinata dal “bello” italiano. Le attività a cui parteciperanno gli studenti si articoleranno nei campi della fotografia, per mostrarela bellezza del patrimonio e le complessità della manutenzione, del cortometraggio, con focus sulla complessa e rilevante filiera economica collegata alle dimore storiche, e infine delle arti visive perraccontare il patrimonio in una rivisitazione del Grand Tour. Il tutto con il punto di vista di queigiovani che, da studenti d’arte, sapranno leggere il passato, cogliere il genius loci, e reinterpretarloguardando al futuro dando, ci si augura, quegli spunti utili per renderlo attuale e sempre più elementostrategico della ripartenza del nostro Paese. Adsi e la Conferenza dei Presidenti delle Accademie delle Belle Arti promuoveranno, a livello regionale, eventi espositivi delle opere realizzatenell’ambito del programma, mentre a livello nazionale organizzeranno una grande mostra dedicata altema della salvaguardia del territorio e del patrimonio storico-architettonico.