Benedizioni pasquali nelle scuole, si può: il Consiglio di Stato dà il via libera
Via libera alle benedizioni pasquali nelle scuole. Le crociate dei genitori della scuola Fantauzzi possono attendere sino a dopo Pasqua. Lo ha deciso il Consiglio di Stato (sezione Sesta, presidente Santoro) che da Roma ha congelato la sentenza del Tar dell'Emilia Romagna che vietava all'istituto comprensivo numero 20 di Bologna di aprire le aule per le benedizioni pasquali dei sacerdoti, in orario extrascolastico e con i ragazzi accompagnati da un genitore.
In data 7 marzo il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministero dell'Istruzione e della ricerca contro la sentenza del Tar dell'Emilia che aveva invece accolto il ricorso in primo grado di un gruppo di genitori, contrari all'ingresso dei preti delle Parrocchie SS Trinità, San Giuliano e di Santa Maria della Misericordia nelle aule scolastiche.
Sia chiaro, il secondo grado amministrativo non ha detto che la benedizione pasquale è un diritto inalienabile, ma si è limitato a correggere la sentenza dei giudici di primo grado, accogliendo l'istanza con la quale il Ministero aveva deciso di dirimere la battaglia tra scuola e genitori, in tempo utile per la Pasqua.
Si legge nella sentenza: "Vista l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dai ricorrenti in appello, ai sensi degli artt. 56 e 98, co. 1, cod. proc. amm.; ritenuto che l’adozione del provvedimento cautelare d’urgenza presuppone l’esistenza di una situazione ad effetti irreversibili ed irreparabili tale da non consentire neppure di attendere il tempo intercorrente tra il deposito del ricorso e la prima camera di consiglio utile, che nella fattispecie è calendarizzata per il prossimo 28 aprile 2016, e che tale pregiudizio riveste nella specie i caratteri della irreversibilità e della irreparabilità; Considerato che, impregiudicate tutte le valutazioni in sede cautelare collegiale e nel merito, l’estrema gravità e urgenza di cui agli artt.56 e 98 c.p.a. sussiste, sicché per l’effetto va inibita temporaneamente l’efficacia della sentenza appellata".
Dunque via libera per la Pasqua, ma solo perché non c'è il tempo tecnico per poter discutere i ricorsi e quindi poichè la Pasqua non può attendere il tempo della Giustizia ha sospeso tutto e rinviato ogni discussione al prossimo 28 aprile.
Via libera ai parroci e bocconw amaro per l'ex assessore alla scuola della Giunta Cofferati, tra i firmatari del ricorso. Quella che era stata definita dall'arcivescovo di Bologna, Zuppi, "un fattore anti-religioso" e che era finita sul New York Times, per ora è sospesa almeno per quanto riguarda il diritto.
(Gianluca Bardelli)
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