Roma

Bertolaso bruciato: FdI e Lega su Francesco Rocca sindaco di Roma. Ma la droga

Ma su Google c'è sempre in primo piano la condanna per spaccio di eroina del presidente della Croce Rossa Italiana. Un incubo per Salvini

Per Guido Bertolaso, pacco, doppio pacco e contropaccotto: indicato da Silvio Berlusconi come candidato sindaco perché “l'unico in grado di guarire Roma”, l'ex capo della Protezione Civile viene “bruciato per la seconda volta”. Giorgia Meloni e Matteo Salvini avrebbero deciso di schierare contro Carlo Calenda e Virginia Raggi, l'attuale presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.

La “convergenza parallela” sarebbe frutto dell'accordo siglato martedì sera nel corso del vertice tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani in veste di comparsa silenziosa e basita di fronte alla scelta.

Al di là dei meriti personali e di uno stipendio con annessi rimborsi spese che ha sollevato più di una perplessità, il curriculum di Francesco Rocca offre un'assist formidabile agli avversari, poiché quello che è stato indicato come “errore di gioventù”, è una condanna per spaccio di eroina, rimediata intorno ai 18 anni: brown sugar acquistata da spacciatori nigeriani e rivenduta al dettaglio che gli è costata 3 anni e 2 mesi di carcere. Poi ridotti con uno sconto di pena e la riabilitazione da parte del Tribunale di sorveglianza. Certo il tempo passa ma di fronte a una campagna elettorale che si preannuncia al vetriolo, il cv del presidente della Cri, sembra fatto apposta per essere dato in pasto agli avversari.

Così come la sua amicizia personale con la famiglia Letta, in particolare con la zia di Gianni Letta, Maria Teresa, che invece per Guido Bertolaso era una “macchia” che lo rendeva troppo vicino al presidente Berlusconi e al suo “cerchio” di poteri forte”, tra società civili e ambienti Vaticani.

Sia chiaro, il percorso di Francesco Rocca è un esempio di redenzione, pentimento e riabilitazione sociale ma per uno sponsor politico come Salvini e la Lega che ha combattuto da sempre una battaglia senza quartiere contro la droga, appare evidente un certo imbarazzo che potrà influire sulla campagna elettorale. Purtroppo per Rocca, gli “errori di gioventù” pesano, soprattutto in un Paese dove la questione morale è un tema caldo e la damnatio memoriae è affidata a Google: basta digitare Francesco Rocca e spunta fuori il tag “condanna per droga”.

Domani, giovedì 3 dicembre, salvo ripensamenti dell'ultimo ora, il nome di Francesco Rocca sarà probabilmente ufficializzato come candidato sindaco di Roma. Insieme a una cura da cavallo alla quale si dovrà sottoporre Matteo Salvini per mandar giù il boccone amaro. Dalla gastrite all'ulcera il passo è breve. Brevissimo. Meglio andrà a Guido Bertolaso che dal momento in cui è circolato il suo nome come candidato per Roma, si è chiuso nel silenzio e ha continuato a lavorare.