Roma

Bici e monopattini contromano, la giungla: taxi contro il Codice della Strada

Loreno Bittarelli, presidente dell'Unione Tassisti Italiani, tuona: “Sono sconcertato e preoccupato, bici e monopattini liberi di circolare senza regole”

Bici e monopattini contromano, ma anche liberi di circolare senza regole sulle corsie preferenziali e sulle strade con limite di 30 km orari: Roma e l'Italia rischiano di diventare una giungla a causa delle regole del nuovo Codice della Strada e monta la protesta dei tassisti.

“Sono sconcertato e preoccupato per bici e monopattini contromano e liberi di circolare senza regole sulle corsie preferenziali e sulle strade con limite di 30 km. Le nuove norme previste dalla riforma del Codice della Strada consentono infattti a biciclette e monopattini di andare contromano e di percorrere liberamente le corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici. Si tratta di un vero e proprio attentato alla sicurezza e un volano di anarchia comportamentale che legittima pratiche estremamente pericolose e sconsiderate”, ha detto Loreno Bittarelli, presidente dell'Unione Tassisti Italiani.

“La previsione – continua Bittarelli – della 'completa deregulation della mobilità ciclabile' nelle strade urbane in cui vige il limite dei 30 km orari, consentirà a biciclette e monopattini elettrici di fare praticamente ogni follia: andare appaiati, o ancor peggio in file orizzontali, contromano, in gruppi e con la garanzia di avere sempre la precedenza su tutti. Insomma, mentre per i tassisti il legislatore è andato giù pesante, nel senso del più ottuso e stringente rigore, sottoponendoli senza alcuna deroga alle norme generali, comprese quelle pesantissime sull’omicidio stradale che li priva di ogni attenuante specifica), per biciclette e monopattini ha adottato la pazzesca opposta politica della anarchia più totale. Le già pesanti e logoranti condizioni di lavoro dei tassisti, finiranno con l’ulteriore continua tensione delle mille condizioni di imprevedibile pericolo che si creeranno in conseguenza delle norme in questione. Se si pensa poi, che il controllo e l’applicazione di queste norme di maggior favore a beneficio della mobilità ciclabile saranno affidate anche alla solerzia degli 'operatori ecologici', la situazione diventa davvero surreale”.

I tassisti sono quindi pronti a chiedere un passo indietro e di mantenere le regole così come sono ora: “Anche i tassisti si uniscono – conclude Bittarelli – alla più netta opposizione ai contenuti della riforma già espressa da tanti altri autorevoli Soggetti interessati alla materia, tra cui l’ACI, e se effettivamente la volontà del Governo e della maggioranza parlamentare è quella di mantenere le regole così come sono, la categoria dei tassisti sarà ferma nel continuare a manifestare tutto il suo dissenso fino a che le stesse non saranno abrogate”