"Biglietto prego". Botte al controllore. Ordinaria follia sul bus 409
Un controllore Atac, in servizio sulla linea 409, è stato aggredito da un passeggero con un pugno al volto. L'aggressore una volta sceso dal mezzo, in via di Acqua Bullicante, alla richiesta del verificatore di mostrare il titolo di viaggio, prima ha mostrato una tessera falsa, poi ha colpito il dipendente Atac. Il controllore è stato quindi soccorso e medicato.
La società Atac ha prontamente espresso la propria "solidarietà al collega per il deprecabile atto subito. L'azienda assicurerà il massimo impegno nel garantire sicurezza a tutti i colleghi cominciando da quelli di front Line. Atac rafforzerà il coordinamento con le istituzioni per agire a tutela del proprio personale".
"Adesso basta - tuona il Segretario Regionale della Faisa-Confail, Claudio De Francesco - un’azienda che puntando a far cassa con la lotta all’evasione tariffaria, riempiendosi la bocca di belle parole e di buoni propositi, ma che non è in grado di tutelare i propri dipendenti. Si dovrebbe vergognare. Troppe volte abbiamo denunciato alle autorità competenti riguardo alla mancanza di sicurezza che grava sulle spalle dei lavoratori del trasporto pubblico, indipendentemente dalla famiglia professionale d’appartenenza".
"Come volevasi dimostrare oggi 26 febbraio 2016 - prosegue - ci troviamo a dover commentare l’ennesimo triste episodio di aggressione ai danni di un lavoratore di atac e che si tratti di un autista o di un macchinista, di un operatore di stazione piuttosto che di un verificatore poco importa. Il problema è sempre lo stesso. Non rispettare chi lavora deriva da una lacuna culturale inaccettabile, aggredire un lavoratore nel pieno delle sue funzioni deriva da forma delinquenza ed è intollerabile. La Faisa-Confail con questo comunicato intende esprimere solidarietà al collega aggredito ma soprattutto, per l’ennesima volta, pretende dagli Enti preposti un intervento immediato e risolutivo per la salvaguardia dell’incolumità di tutti i lavoratori, affinché non si verifichi più una 'prossima volta' ", conclude.