Bilancio consolidato, dall'Oref arriva la seconda mega-bocciatura
Già a dicembre il primo clamoroso “no” al bilancio previsionale
Arriva sulla giunta grillina l'ennesima mattonella targata Oref, che dopo la clamorosa bocciatura del bilancio previsionale a pochi giorni dal Natale 2016, ora rimanda al mittente con parere “non favorevole” anche il bilancio consolidato del Campidoglio.
Come a dicembre era spettato a Marcello De Vito annunciare il fallimento davanti ad un'opposizione Pd furente che chiedeva le dimissioni del sindaco, stavolta è Marco Terranova, presidente della commissione Bilancio, a farsi tramite della brutta notizia.
"Nelle conclusioni leggo che i revisori non ritengono che le risultanze espresse nel bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale situazione economico-finanziaria del gruppo Roma Capitale. Ci dicono in pratica che la delibera non fa una fotografia corretta dello stato del Campidoglio e delle società partecipate. Non si può andare in Aula così, spero che la discussione venga rinviata e si dia ai consiglieri il tempo di studiare il parere dell'Oref" ha commentato la consigliera capitolina in quota Pd Valeria Baglio.
Il M5S però alza la voce e si oppone alla bocciatura del bilancio consolidato portando il parere della Ragioneria generale sulla relazione Oref: “I revisori dicono che 'le modalità di determinazione del valore di avviamento iscritto nel Bdap per 116,11 milioni di euro non sono esplicitate'. Questo però è assolutamente falso, dato che a pagina 62 della relazione fornita dalla Ragioneria all'Oref queste sono esplicitate”, ha dichiarato Terranova. Il presidente della Commissione Bilancio ha così confermato che a parere della maggioranza pentastellata non ci sono ostacoli per porcedere con la discussione in Aula come da programma.
Il ragioniere generale del Campidoglio, Luigi Botteghi, ha infatti dichiarato: "Ritengo non giustificabile il giudizio finale a cui è pervenuto il collegio. L'assemblea capitolina ha approvato il rendiconto 2016 e le risultanze sono riportate nel bilancio consolidato che è una rappresentazione dei valori già deliberati da questa assemblea, che devono essere integrati, consolidati con le società".
Già a luglio il presidente dell'Organo di revisione economico-finanziaria del Comune Federica Tiezzi, aveva sottolineato grandi criticità. “È chiaro che il fatto che molte partecipate non abbiano i bilanci approvati e che i saldi reciproci non siano consolidati, rende l'equilibrio dell'ente instabile e sfuggente dal nostro controllo: è un elemento di non certezza, come lo è il discorso dei debiti fuori bilancio", aveva dichiarato Tiezzi.
Tra le partecipate indicate dall'Oref, anche la Centrale del Latte, che con il nuovo piano presentato dall'assessore Massimo Colomban e approvato dal consiglio comunale sarà coinvolta nelle cessioni capitoline.
“Abbiamo posto l'attenzione su una partecipazione che il Comune di Roma ancora detiene sulla Centrale del Latte e che ha prodotto dei dividenti non incassabili dal Comune: è necessario prendere delle decisioni su questa partecipazione, procedendo all'incasso dei dividendi ed essendo una partecipazione in una società che non rientra nei fini istituzionali dell'ente questa partecipazione va dismessa a un congruo costo di mercato", aveva detto a luglio Tiezzi.