Roma
Bilancio Roma M5S, il sì dell'Oref con prudenza non è una bella notizia
Il sindaco Virginia Raggi accende sui social la macchina della propaganda
Miracolo a Cinque Stelle a Roma. Dopo la bocciatura del revisori dei conti del Comune, la Giunta Raggi ottiene il via libera dall'Oref, ma con riserva al documento di programmazione e finanza. Dopo più di un mese di attesa, il bilancio può essere calendarizzato per il voto in Consiglio Comunale.
Quale miracolo? Semplice, 1uello di considerare un atto dovuto, cioè redigere un bilancio tecnicamente in ordine, e trasformarlo in un grande risultato. Con Virginia Raggi e il Movimento alla guida di Roma, l'ordinario diventa straordinario.
E chi non crede a questa affermazione, può rileggere il tono enfatico con il quale il sindaco commenta su Fb l'atto dovuto: “Inizia una nuova stagione di lotta agli sprechi e razionalizzazione della spesa del Comune di Roma per finanziare i servizi ai cittadini, gli investimenti sul sociale, la manutenzione urbana e la mobilità sostenibile. L’Oref, l'Organo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio, ha espresso parere favorevole al nostro progetto di bilancio di previsione 2017-2019 ed ha riconosciuto la correttezza di un documento che è sempre stato improntato a criteri di legalità, responsabilità, prudenza. Dopo l'approvazione in Giunta degli emendamenti, riprende dunque il lavoro per approvare il prima possibile il documento fondamentale per programmare la nostra azione amministrativa. Permangono delle criticità strutturali, ne siamo consapevoli, e rappresentano l'eredità che le precedenti amministrazioni ci hanno consegnato. Ma siamo stati chiamati ad affrontarle e siamo determinati a farlo anche grazie ad un bilancio innovativo e coraggioso. Vogliamo risolvere tutti i problemi lasciati dalla vecchia politica in decenni di malagestione”.
Molto meglio le parole dell'assessore Mazzillo che spiega tecnicamente cosa prevede il bilancio: “In questa città c'e' bisogno di impegnarsi su due temi, uno e' legato ai trasporti, l'altro al sociale. Questo è il punto di partenza". Sul sociale con il testo del bilancio arrivano 60 milioni di euro, di cui 28 milioni vanno ai Municipi da destinare ai servizi alla persona sul territorio. Quanto alle maggiori entrate ci sono 28 milioni di fondi giubilari 'salvati' mettendo a bando le gare entro la fine dello scorso anno mentre 25 milioni fanno parte di un 'tesoretto' del fondo di riserva. Risparmi arrivano dal taglio ai costi istituzionali, con 4,5 milioni di fondi sforbiciati dal gabinetto della sindaca e per l'Assemblea Capitolina. Nel piano triennale di investimenti da 110 milioni di euro 62 andranno alla manutenzione stradale, con fondi per il ripristino dell'asfalto, delle caditoie e contro il dissesto idrogeologico. Altri 47 milioni vanno alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. La quota minore del piano triennale spetta alla cultura, 17 milioni, con fondi in alcuni casi gia' stanziati da tempo: 6 milioni per il Mausoleo di Augusto, 4,3 per il restauro di Palazzo Senatorio e del colle capitolino, 1,5 per il Teatro Valle. Poi le classiche spine dei conti comunali: partecipate e immobili. Sulla galassia delle 26 aziende comunali Mazzillo chiude la porta ad alienazioni o ingressi di soci esterni. "Poichè non vogliamo che le aziende pesino sulla città e sui cittadini vorremmo cercare di renderle capaci di stare sul mercato", spiega l'assessore. "Il 20% della quota di attività della azienda in questione - prosegue - può essere destinata al mercato, con servizi erogati non solo per il Comune ma anche per il mercato". Ovvero, le aziende comunali potrebbero partecipare a bandi in altre città. Anche il patrimonio immobiliare, che sia la giunta di Gianni Alemanno che quella di Ignazio Marino hanno provato parzialmente ad alienare, non e' in vendita. "Se oggi il mercato immobiliare e' molto depresso iniziare a vendere immobili in questa fase potrebbe non essere un investimento", conclude Mazzillo.