Roma

Bimbo morto dopo una circoncisione fatta in casa: fermate due nigeriane

Le due sono accusate di omicidio preterintenzionale e di esercizio abusivo di una professione. Indagata anche la madre

Due donne nigeriane sono state fermate per la morte del bimbo, deceduto a seguito di una circoncisione fatta in casa. Secondo gli inquirenti sarebbero state le due donne ad eseguire l'operazione che ha portato alla morte del piccolo.

Le due nigeriane sono gravemente indiziate di omicidio preterintenzionale e di esercizio abusivo di una professione: infatti in casa di una delle due donne. Indagata, ma in stato di libertà, anche la madre, per concorso in omicidio preterintenzionale.

La ricostruzione dei fatti

Secondo gli elementi raccolti dai Carabinieri, coordinati dalla Procura di Velletri, la madre del bimbo avrebbe chiesto a una delle due donne di eseguire la circoncisione rituale. La donna avrebbe fatto intervenire l'altra e così le due avrebbero eseguito l'operazione, ferendo il bambino. L'operazione è stata eseguita la sera del 23 marzo, in casa della madre.

Durante la notte tra il 23 e il 24 marzo, la donna ha chiesto aiuto a una pattuglia dei Carabinieri nei pressi del capoline della metro C Montecompatri-Pantano, lungo la via Casilina. La madre ha spiegato ai militare che il suo bambino stava male e perdeva molto sangue. Disperata ma inutile la corsa fino all'ospedale di Tor Vergata: il piccolo è morto prima di arrivare. Da un primo controllo è stata riscontrata una profonda ferita al pube. L'autopsia, disposta dalla Procura, stabilirà l'effettiva causa della morte del bambino.

L'arresto delle due donne

Le due donne sono state fermate e condotte al carcere di Rebibbia. Gli inquirenti hanno sequestrato i cellulari di tutti i coinvolti. In casa di una delle due donne arrestate sono stati trovati e sequestrati più di 4000 euro, insieme a materiali medici come siringhe e medicinali. Si pensa che la donna esercitasse la professione medica abusivamente.