Roma
Blitz dei Pm in Atac: l'inchiesta sui guasti e i sabotaggi nelle Metro A e B
Nel mirino della Procura ci sono i tre mesi di disservizi, sabotaggi e corse saltate tra dicembre 2021 e febbraio 2022
La Guardia di Finanza è entrata negli uffici dell'Atac per fare chiarezza sui tre mesi, che vanno dal primo dicembre 2021 al febbraio 2022, quando una serie di guasti, corse saltate, mancate revisioni e sabotaggi come quelli alla fermata Eur Magliana, hanno fatto collezionare al servizio di trasporto diversi disagi che hanno suscitato l'ira dei pendolari.
Sono coinvolte tutte le linee, Metro A, B e B1, nell'inchiesta aperta dalla Procura per comprendere quanto sia successo nei tre mesi di passaggio a vuoto che ha colpito il traporto pubblico della Capitale, che oltre alle decine di corse saltate e ai sabotaggi alla stazione Eur Magliana, hanno visto i danni subiti dai passeggeri costretti a salire sui bus sostitutivi. Dagli uffici di via Prenestina Atac ha 15 giorni di tempo per rispondere a quanto richiesto dai finanzieri.
Quei tre mesi in cui nulla ha funzionato
La Guardia di Finanza è entrata negli uffici Atac dopo le disposizioni del sostituto procuratore Alessandra Fini, per richiedere informazioni riguardi ai tre mesi neri che la Metro di Roma ha vissuto. Oltre alle corse saltate, ai sabotaggi tecnici sulla linea B, alle mancate revisioni sui mezzi della linea A, tra le questioni sotto i fari della Procura ci sono anche quelle riguardanti quale informazione fu data ai pendolari per ciascun disservizio che si è verificato e quali sono stati i tempi impiegati nel risolvere quest'ultimi. Sono queste le domande che si aggiungono alle altre, e alle quali dagli uffici di via Prenestina, scavando nel recente passato dell'azienda, si dovrà fare risposta entro i 15 giorni stabiliti dal fascicolo aperto a Piazzale Clodio, che rimane per ora aperto contro ignoti.
I sabotaggi alla fermata dell'Eur
L'inchiesta avrà un occhio di riguardo verso i sabotaggi che a partire da metà febbraio hanno colpito la fermata della Metro B Eur Magliana. La prima, risalente al 17 febbraio 2022, con un lucchetto messo al generatore di corrente in un’area recintata della stazione. Poi, a inizio marzo, le martellate al tornio nella rimessa a ridosso della stessa fermata, un attacco di cui non è mai stato trovato il responsabile e che compromise lo strumento volto a rimettere in sesto le ruote usurate dal contatto con i binari. Ma la scia di disservizi era già partita da tempo, con i due sabotaggi che si sono verificati prima dell’arrivo in azienda del nuovo direttore generale Alberto Zorzan e puntualmente denunciate dagli ex vertici di Atac e dall’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè. Il tornio preso a martellate, era inoltre lo stesso al quale la municipalizzata dei trasporti aveva dovuto fare a meno per due mesi a cavallo tra il 2021 e il 2022 a causa di un guasto alla scheda madre, con un'attesa infinita per l'arrivo del pezzo di ricambio dalla Cina, dovuta alla crisi dei chip.
La Metro A e quelle revisioni mancate
Nella nuova inchiesta della Procura potrebbero finire nel fascicolo anche le mancate revisioni dei treni della Metro A, una questione ereditata dal Comune dalla gestione grillina e che, rischiando di mettere ko l’intera linea, è stata risolta dalla mediazione dell’assessore Patanè con il ministero dei Trasporti e Ansfisa, l’agenzia che si occupa della sicurezza delle ferrovie.