Roma

“Bloccheremo Roma”. Atac, la rivolta dei tranvieri: sciopero martedì 15

Rischio paralisi mobilità il prossimo 15 novembre nella capitale. Per martedì prossimo, infatti, le sigle sindacali Orsa Tpl Lazio, Usb, Faisa Confail, Sul Ct e Utl hanno proclamato uno sciopero di 24 ore, con rispetto delle fasce di garanzia, per chiedere che "anche ai lavoratori Atac venga concessa la possibilità di giudicare con un referendum l'accordo del 17 luglio 2015, così come hanno già fatto i lavoratori Cotral".

 


A rischio autobus e tram dunque, ma anche e soprattutto le linee metro e le ferrovie ex concesse Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle, in considerazione del fatto che le sigle in questione sono quelle che annoverano tra i propri iscritti numerosi macchinisti, "circa 120 sui 167 in servizio ogni giorno", come spiegano da Faisa Confail.

"Bloccheremo Roma, faremo quello che non abbiamo fatto a luglio scorso credendo alle rassicurazioni dell'amministrazione", dice Claudio De Francesco, segretario Faisa Confail Lazio. "La scorsa estate - prosegue il sindacalista - l'assessore ci aveva promesso dei tavoli ma è una bugia, visto che ci è stato detto dall'Amministratore unico Manuel Fantasia che i lavoratori di Atac non possono votare. Come mai questo accordo vessatorio è stato applicato solamente agli autoferrotranvieri di Roma? E come mai la maggioranza che governa Roma, che tanto si vantava dei Referendum, ce lo nega?".

L'accordo del 17 luglio 2015, firmato dai sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil, sul quale si chiede il referendum, ha disposto nuovi turni di servizio che molti lavoratori Atac considerano penalizzanti, così come vengono considerate eccessivamente impattanti sul salario le novità apportate in materia di congedi per malattia. "Per i macchinisti sono massacranti - continua De Francesco - ma anche per gli autisti sono penalizzanti. Riguardo alla malattia, un autista con 7 giorni di assenza per malattia perde circa 300 euro al mese. Allora, perché negare il referendum ai lavoratori Atac?".